DOSSIER I CIVICI

COMITATO ESECUTIVO

ITALIA CENTRALE

FRANCO RAIMONDO BARBABELLA

GIUSEPPE BEA

FRANCESCO CARBINI

MARCO DONATI

MARCO SCIARRINI

GIAMPAOLO SODANO

ALLEANZA NORD

DIEGO CASTAGNO

FRANCO D’ALFONSO

PIERCARLA DEL PIANO

LORENZO FORCIERI

PIER EZIO GHEZZI

NICOLA PONTIGGIA

MEZZOGIORNO

RODOLFO LATEGOLA

SANDRO PRINCIPE

SALVATORE SANNINO

CLAUDIO SIGNORILE

ALFREDO VENTURINI

FELICE IOSSA


PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

STEFANOROLANDO

PRESIDENZA

ANDREA FORA

LAURA SPECCHIO

FRANCESCA STRADICO’

TESORIERE

UMBERTO BONETTI


DOCUMENTO ALLEANZA CIVICA DEL NORD; ALLEANZA CIVICA DEL CENTRO; MEZZOGIORNO FEDERATO

Roma, 18 marzo 2023

La prospettiva politica dei civici è quella di doversi dare una dimensione collettiva comune e un terreno politico di condivisione di valori politici ed europeisti.

La distanza dagli schieramenti e formazioni partitiche non significa infatti distanza dalla politica o indifferenza verso i valori fondanti dell’impegno civico di questi anni. Il campo di azione politico per i civici è quello alternativo alla Destra conservatrice e alla sinistra radicale.

La direzione politica di lavoro è quella che fa riferimento alle culture politiche storiche europee (popolare, socialista, liberale, ambientalista) che negli incontri congressuali dello scorso anno abbiamo definito come la “suggestione del Semaforo”, con riferimento alla maggioranza che si è costituita a sostegno del governo Scholtz in Germania.

L’altra scelta dirimente che i civici promotori di questa iniziativa politica assumono è il convinto tentativo di portare ad un livello federativo che va oltre la dimensione civica comunale e territoriale o di associazionismo di scopo, l’impegno politico e civile cui chiamare la cittadinanza attiva che in questi anni si è sempre ritenuta essere in funzione di completamento e supporto, quando non ancillare, ad un sistema partitico che è ormai in tutta evidenza collassato.

La vocazione del civismo politico federativo è proprio quello di federare le forze e le istanze riformatrici con un metodo pragmatico di ricerca delle convergenze sul terreno delle scelte concrete e non su quello del confronto ideologico, senza per questo dimenticarsi del sistema valoriale imperniato su democrazia partecipativa dal basso.

Il quadro politico e istituzionale di riferimento necessita di una radicale riorganizzazione: l’Europa delle macroregioni e delle città è il modello per superare quello in via di esaurimento dell’Europa degli Stati nazionali e realizzare il sogno dei padri fondatori di una Europa federale unita, libera e democratica.

L’idea di sostituire all’Europa dei mercati e delle banche una Europa dei popoli sovrani è un inganno della Destra conservatrice che potrebbe portare alla nascita di una confederazione di Stati non democratici secondo il modello Visegrad e fortemente centralistici senza rispetto delle autonomie territoriali.

In una situazione profondamente mutata come quella provocata dalla guerra in Ucraina l’attardarsi intorno a misure non più attuali come quello dell’autonomia differenziata serve solo a ritardare il necessario cambiamento e superamento degli Stati nazionali, rischiando di mandare intere Regioni fuori dal processo di rinnovamento che è in atto nel mondo, non solo in Europa.

Le macroregioni e le grandi città metropolitane nelle quali vivono più del cinquanta per cento della popolazione europea svolgono ruoli e missioni che devono essere sempre valutate in prospettiva Europea, come per esempio Mezzogiorno Federato ha ben indicato nelle proprie tesi.

Le culture politiche, sociali e amministrative devono trovare il loro terreno di confronto e sviluppo ben al di fuori degli angusti confini nel quale il tardosovranismo della Destra vorrebbe rinchiuderle, garantendo standard e valori comuni a tutti i cinquecento milioni di cittadini europei : è per questo che anche le famiglie politiche ed i partiti devono a propria volta procedere a una profonda riorganizzazione e riaggregazione, assumendo nuove forme e modelli per essere utili e non ostacolo al cambiamento.

La Presidenza provvisoria della Federazione dei civici promossa da Alleanza Civica del Nord, Alleanza Civica del Centro e Mezzogiorno Federato ha individuato nelle elezioni europee del 2024 l’obiettivo politico principale della nascente formazione politica. Il risultato di queste elezioni determinerà alleanze e schieramenti che governeranno la nuova Europa in formazione. In questo processo vogliamo essere attori autonomi ed innovativi.

Le elezioni europee del 2024 affronteranno questo tema generale, l’Europa, attraverso la concreta dimensione degli interessi nazionali. Saranno elezioni vere perché direttamente incardinate nella coscienza in formazione nel conflitto in atto, nel quale le questioni interne ai singoli Paesi si intrecciano come mai prima d’ora con le evoluzioni del sistema comunitario, le sue difficoltà, problemi, conflitti, interessi contrapposti, debolezze politiche.

L’Europa, sta pagando la mancanza di sue strategie autonome compatibili con la crisi politica ed economica e con la globalizzazione della sopravvivenza che stiamo vivendo.

La impotenza a decidere troppe volte manifestata su problemi importanti sta rafforzando le tesi sovraniste sulla inutilità dell’Europa.

A questo bisogna rispondere con un forte messaggio politico che si identifichi in azioni visibili e capaci di muovere le coscienze. Queste elezioni non dovranno essere affrontate sulla difensiva, ma giocando d’attacco, sulla rigenerazione del progetto europeo, sulla crescita, sul lavoro,sull’ambiente,sulla solidarietà.

Si deve comprendere la debolezza degli appelli generali e generici; si deve puntare su proposte definite ed impegni concreti sui quali raccogliere il consenso e le alleanze.

L’iniziativa della Federazione dei civici per le elezioni europee del 2024 comporterà, in prima battuta, la presentazione autonoma di una lista elettorale con il nome e il simbolo di “Europa civica” (ovvero :Europa Civica Federata)

Le alternative esaminate dalla Presidenza comprendono “Alleanza Civica per l’Europa” e “ Italia Civica”, che potranno essere riprese nel corso del dibattito.

L’organizzazione della Federazione dovrà quindi modellarsi sulle cinque circoscrizioni elettorali europee, e sulle 14 città metropolitane con un modello federativo a tre livelli (nazionale ,circoscrizionale e metropolitano).

Le circoscrizioni elettorali europee sono le più vicine ad una corretta rappresentazione delle “macroregioni europee”, cosa che da senso ulteriore all’esistenza di un coordinamento politico federale costruito su questo livello e sul livello metropolitano.

Questa organizzazione, per la sua novità territoriale, ha bisogno di un piano di comunicazione politica specifico e ben coordinato nella dimensione nazionale e locale. Con urgenza.


FRANCESCA STRATICO’ LA PRIMA PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE DEI CIVICI EUROPEI

Sarà affiancata dai Portavoce Nazionali Laura Specchio e Andrea Fora

Una leadership al femminile per i civici italiani: Francesca Straticò, avvocato, calabrese, con alle spalle una lunga attività di impegno politico nel civismo del Mezzogiorno, sarà la prima Presidente della Federazione che si è costituita sabato 17 giugno a Roma.

Una leadership condivisa, per combattere l’eccessiva personalizzazione dei partiti. Sarà affiancata infatti da Laura Specchio, professionista milanese e già capogruppo di Alleanza Civica e Presidente della Commissione Lavoro e Sviluppo Economico della Giunta Sala e Andrea Fora, imprenditore sociale e consigliere regionale in Umbria, dove guida il movimento politico Civiciper, i quali si succederanno, a turno, nel ruolo di Presidenti della Federazione.

Una guida, quella eletta dalla Federazione dei Civici, caratterizzata da una grande motivazione e un profondo radicamento nel civismo di tutto il Paese. “La Federazione dei Civici Europei vuole parlare a tutto il civismo italiano che sente il bisogno di mettersi in rete, a tutti coloro che sono sfiduciati dall’offerta attuale dei partiti e che non si accontentano di abdicare all’impegno di poter cambiare attivamente le comunità in cui vivono” ha dichiarato Francesca Straticò. “Vogliamo costruire una proposta originale ed innovativa, con la convinzione di rafforzare un civismo organizzato, dotato di una forte identità, che privilegia i modi dell’intermediazione sociale, non in forme occasionali o ancillari”.

Laura Specchio e Andrea Fora aggiungono che “La Federazione neonata intende rivolgersi in prima battuta a tutte le forme associative e civiche radicate nei territori, le uniche forme organizzate che hanno mantenuto la capacità di leggere i bisogni dei territori ed al più grande partito italiano, quello dell’astensionismo, che non crede più ai partiti tradizionali”

Il comitato Esecutivo nel corso del suo primo incontro ha anche eletto Stefano Rolando, professore universitario con grande esperienza e competenza di sistemi politici, Presidente del Consiglio Nazionale. Completa gli organi la nomina di Umberto Bonetti, ingegnere ambientale e co-fondatore dell’esperienza di Civiciper in Umbria, Tesoriere Nazionale.

Da oggi nel panorama nazionale non c’è una sigla o un partito in più, ma una casa per accogliere tutte le esperienze civiche radicate nelle comunità italiane, i sindaci, gli amministratori, le associazioni che vogliono sentirsi parte protagonista di un percorso di cambiamento del nostro Paese che veda nei contenuti, nel metodo partecipato, nella volontà di superare il bipolarismo che traduce tutto in populismo o massimalismo il centro da cui partire.

Una piattaforma per unire tutto il civismo che sente il bisogno di recuperare la frammentarietà e il localismo, dandosi una dimensione nazionale in grado di incidere negli orientamentidell’Italia e del ruolo dell’Italia in Europa e nel sistema euromediterraneo, per collocarsi nel riequilibrio tra società e istituzioni, tra comunità e transizioni nazionali, tra locale e globale.

In allegato Foto e CV Presidenza
PER CONTATTI:
Francesca Straticò 328/1221405
Laura Specchio 349/6748949
Andrea Fora 335/1609917
Andreafora1603@gmail.com


IL CONGRESSO

CLICCA SUL PROGRAMMA PER ACCEDERE

CON INTERVENTI E SALUTI DI:
LETIZIA MORATTI,
GIUSEPPE DE MITA,
GAETANO QUAGLIERIELLO,
IVO TAROLLI
VINCENZO MARAIO


I CONTRIBUTI SUL CIVISMO DEL MAGAZINE

  • L’ECONOMIA(SOCIALE) DEI VESCOVI  

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    Dal punto di vista economico aziendale l’Economia Sociale risponde istituzionalmente ,organizzativamente alla manifestazione dei diritti e dei doveri dei cittadini ed è necessario combinare le risorse economico finanziarie, sociali e strutturali per il tramite di “veicoli aziendali” che sono le imprese sociali pubbliche, private profit e private non profit.

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  • IL CIVISMO DELLA “CITTA’ DEI 15 MINUTI”

    Negli anni ’90 una pubblicazione dell’editore Autrement di Parigi aveva come titolo “Le civisme-Vertu privè,d’utilitè publique” ed era lo specchio del civismo dei doveri virtuosi; in seguito l’evoluzione del sistema socio-politico ha affermato il civismo dei diritti agìti e quindi la risposta alla domanda di servizi-prestazioni d’utilità pubblica da soddisfare. E’ l’evoluzione del civismo: da […]

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  • CIVISMO SANITARIO IN PRATICA

    Statutariamente le Società Scientifiche hanno come scopo di incrementare gli studi scientifici e la ricerca, organizzando congressi, riunioni e corsi di aggiornamento nonché scuole per l’aggiornamento, svolgere attività di aggiornamento professionale

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  • UNA SFIDA AFFASCINANTE

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    Ma questo rito (qualcuno lo chiama “paesano”) in realtà trova le sue origini nel Medioevo, nelle corporazioni di “suonatori o musici” che presenziavano nelle corti dei feudatari dell’epoca.

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    La data non è casuale: coincide con l’anniversario della strage di via Mariano d’Amelio, in cui furono assassinati da Cosa Nostra Paolo Borsellino e la sua scorta. Il valore di questa coincidenza è significativo in un momento storico in cui la giustizia è materia di conflitto quotidiano. Lo è tanto più per Base Popolare, che considera etica e legalità, intese non come somma di regole ma come forza dei princìpi, modalità imprescindibili dell’agire politico.

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  • IL CONGRESSO PER LA FEDERAZIONE DEI CIVICI EUROPEI

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    La sussidiarietà aziendale (filiera sussidiaria) è presupposto della sussidiarietà perché, a fronte dell’aziendalizzazione della pubblica amministrazione, si prospetta una integrazione di tipo aziendale con il privato non-profit e profit; un insieme di aziende private che strutturano una “partnership” con le aziende pubbliche sui risultati aziendali finalizzati al bene comune.  

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    Ci attende un percorso difficile, impegnativo, pieno di incognite, ma questo è il primo soggetto politico plurale che sta prendendo forma passo dopo passo non per accordi di vertice su sistemi di interesse che sfuggono ai più ma come legame strutturale tra futuro delle comunità locali e futuro del Paese.

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    La  scelta Occidentale di Alleanza con gli USA e gli altri Paesi che da sempre si collocano nell’area delle democrazie; la scelta convintamente Europeista che punti da un lato a dare maggior efficienza alla governance con la cancellazione del diritto di veto

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    Molto efficace una frase di Claudio Signorile: “i civici non fanno una scelta di campo ma sono in campo.” L’obiettivo è lo stesso che viene fuori in tutti gli interventi: il processo federativo dei civici consiste nel creare un soggetto politico nuovo, che si rivolge al popolo e chiede agli elettori una legittimazione.

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    Oltre 80 liste civiche espressione di tante comunità umbre, toscane, marchigiane e laziali si riuniranno sabato 22 aprile per costituire l’Alleanza Civica dell’Italia Centrale.

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  • LA RIVOLUZIONE CIVICA DI UN PROGETTO-PAESE CONTRO LA FRAMMENTAZIONE COMPETITIVA

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    Va riformata la legge elettorale nazionale per recuperare il rapporto tra cittadini ed eletti e invogliare con ciò i molti che oggi si sono allontanati dal sistema democratico a impegnarsi di nuovo in uno slancio riformatore. Perciò una nuova legge elettorale o proporzionale pura con preferenza o maggioritaria con collegi uninominali. Una impostazione questa che si deve poi ritrovare anche nei sistemi elettorali regionali, oggi troppo spesso caratterizzati da un centralismo funzionale a garantire il ceto politico piuttosto che a stimolare la partecipazione dei cittadini e a valorizzare il ruolo creativo e responsabile delle comunità.

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  • ALLEANZA CIVICA PER NAPOLI: UN PROGETTO

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    Oggi, approfittando dei 50 anni di ritardo dell’aggiornamento della città, va attuato una mega-piano di RIGENERAZIONE URBANA (viabilità, trasporti, applicazione legge antisismica del 1972….) al quale affiancare una INDUSTRIA CULTURALE che valorizzi il patrimonio storico

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  • START-UP ALLEANZA CIVICA DEL CENTRO

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    Si è svolto ad Orvieto sabato 28 gennaio un seminario fra diversi rappresentanti di liste civiche dell’Umbria, del Lazio, della Toscana e delle Marche. Obiettivo dell’incontro dar vita ad una alleanza federativa del mondo civico dell’Italia centrale definendone tempi e modalità.

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