Tag: politica
-
L’ONOREVOLE TINA ANSELMI
Tina Anselmi quando giunge a Roma nel 1968, eletta alla Camera dei deputati nella circoscrizione Venezia-Treviso, ha 41 anni (è nata a Castelfranco Veneto nel 1927) ed ha già un passato politico di tutto rispetto: staffetta partigiana a 16 anni con il nome di battaglia di Gabriella, segretaria dei lavoratori tessili prima (1945-1948) e poi […]
-
ROMAGNA MIA, TUA, DI TUTTI.
Quanto sta succedendo in Emilia Romagna -dal punto di vista unicamente politico- ha dell’incredibile. È come se una serie di coincidenze si fossero date appuntamento li’.Tralascio aspetti climatici, ambientali, idrogeologici ben più drammatici, su cui però è aperta come non mai la discussione.Parto dalle immagini più recenti: la Presidentessa del consiglio abbandona anticipatamente i grandi […]
-
LA TELEVISIONE ED IL SERVIZIO PUBBLICO AL TEMPO DELLA CIVILTÀ DIGITALE
E’ spaventosa la moria delle librerie, lo chiusura delle sale cinematografiche, i teatri che non possono andare avanti, l’asfissia delle orchestre, gli enti lirici che sopravvivono a stento, i musei grandi e piccoli che non possono permettersi mostre ambiziose per mancanza di fondi, i siti archeologici abbandonati a se stessi. E’ un’emergenza nazionale. La risposta non può essere quella delle tradizionali pratiche assistenziali delle sovvenzioni che il Ministero dello spettacolo continua a praticare.
-
CAP 7 LE CHIAVI DI ACCESSO
La multiculturalità o, come la si chiama spesso, cross-cultural management consiste in sostanza nella comprensione delle società diverse dalla propria secondo parametri che vadano oltre la pura valutazione personale, viziata spesso da pregiudizi o legittime lacune informative. Per farlo associa antropologia, psicologia, statistica ed economia.
-
1981, IL SEQUESTRO TALIERCIO
Mario Pacelli ricostruisce meticolosamente il sequestro Taliercio.
-
SULL’ORLO DEL BARATRO NUCLEARE PARTE 6
Il fallimento dell’Ordine mondiale ideologico si è concretizzato nella scarsa comprensione della rivoluzione del Tempo e dello Spazio che ha caratterizzato la rinuncia- a volte intollerante- a valori relativizzati in interessi progressivamente divenuti individuali. Gli Stati “nuovi”, pressati dalla eterogenia dei bisogni, rimodelleranno il concetto di partecipazione politica passando dal modello di welfare a quello di workfare, rivoluzionando il concetto stesso di Stato nell’ambito della necessità prima del fare, che è quella di esistere, di vivere.