
Giuseppe Scanni, classe 1949, è un giornalista e saggista che negli ultimi cinquant’anni ha svolto la sua attività professionale accompagnandola a quella di studioso dei sistemi e delle realtà internazionali, di alto funzionario diplomatico delle Nazioni Unite (D2), di rappresentante di agenzie onusiane, di Professore invitato, di amministratore e dirigente di società, di collaboratore per le relazioni estere e le politiche migratorie del Presidente del Consiglio e Segretario del PSI Bettino Craxi.
Gianni De Michelis, presentando uno dei suoi quattro saggi, ha scritto di Ordine e disordini nel XXI secolo: ”uno strumento utilissimo per chi si voglia districare nella fitta rete costituita oggi dalle molteplici e complesse relazioni tra i popoli, arricchito dalla bella ed elegante penna dell’Autore: acuto giornalista, che ha saputo per decenni alternare a questa impegnativa attività professionale quella di dirigente di prestigiose organizzazioni internazionali e manager di importanti imprese”.
È attualmente docente presso il master di “Politica e storia delle relazioni internazionali” della LUMSA.
SEGNALIAMO LA RACCOLTA DEI SUOI INTERVENTI A RADIO RADICALE
I SUOI CONTRIBUTI
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TRA BABELE E PROPAGANDA
Un anno dopo è ancora annebbiata la conoscenza delle ragioni alla base della drammatica invasione dell’Ucraina
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IL 25 SETTEMBRE HA INAUGURATO IL NEO-POPULISMO SOVRANISTA ED IL MULTIPOLARISMO
GIUSEPPE SCANNI l’ultradecennale e periodica correzione elettorale delle oligarchie è stata esaltata dalla aumentata percentuale delle astensioniin mancanza di una proposta politica di governo, fallito il “campo ed il campetto largo”, il PD si avvita in una profonda crisi esistenzialealla sinistra del PD si afferma un dimezzato 5S che cambia ancora una volta pelletragica sconfitta […]
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QUANDO QUESTO ARTICOLO SARÁ PUBBLICATO …
Quando questo articolo sarà on line si sarà da pochi giorni conclusa la settimana che ha deciso in modo inequivocabile la qualità dell’unità e della determinazione dei paesi “occidentali”, necessaria per contrastare e sconfiggere la crudele guerra di aggressione allo stato sovrano ucraino della Russia, appoggiata, direttamente o ambiguamente, da altri Stati, fra i quali […]