BEPPE ATTENE

Giuseppe (Beppe) Attene  nasce a Cagliari il 16 Ottobre del 1949.

Nel 1968 si iscrive al corso di Laurea in Filosofia della locale Facoltà di lettere e Filosofia.

Nello stesso anno inizia una stabile collaborazione con il Centro di Servizi Culturali della Società Umanitaria occupandosi, in generale, di tutti gli aspetti di approfondimento e formazione relativi al cinema e alla sua fruizione. Questa collaborazione dura sino al 1978.

Nel 1972 Beppe consegue la Laurea  in Storia del Pensiero Economico con il massimo dei voti discutendo una tesi sulla permanenza dei residui feudali nel tessuto economico nel pensiero di Antonio Gramsci.

Subito dopo la laurea Attene vince una borsa di studio e specializzazione iniziando immediatamente a lavorare presso la cattedra di Storia del Pensiero Economico della Facoltà di Lettere e Filosofia con il professor Paolo Spriano.

Dopo un anno inizia la normale carriera accademica come assistente dello stesso Spriano tenendo corsi annuali, partecipando alle sessioni di laurea e svolgendo le altre mansioni connesse.

Durante questo periodo pubblica numerosi saggi di approfondimento e recensioni su riviste specializzate.

Nel 1978 la esistenza di Beppe Attene subisce una brusca svolta.

Viene infatti eletto vice presidente nazionale dell’ARCI. Questo impegno comporta il definitivo trasferimento a Roma e la sospensione della attività didattica.

Anche durante questa fase continua a scrivere e pubblicare saggi, molti dei quali poi raccolti nel libro “Società e politica un matrimonio difficile”. Insieme al presidente Enrico Menduni, guida l’organizzazione per sei anni, durante i quali nascono, tra l’altro, la Lega Ambiente, l’ARCI Gay e l’ARCI Gola (che diventerà poi Slow Food).

Durante questo periodo coordina e segue diverse “missioni” in paesi esteri, con particolare riferimento ai paesi dell’Est Europa e alla Finlandia.

Nel 1983 è delegato italiano al congresso dell’Internazionale Socialista di Albufeira (Portogallo).

Nel 1984 diventa dirigente di Cinecittà S.p.A. dove gli viene assegnata la responsabilità della produzione.

Come dirigente responsabile della produzione è presente in film come, tra gli altri, “La famiglia” di Ettore Scola, “L’avaro” di Tonino Cervi, “Renegade Lucke” di Terence Hill, “Intervista” di Federico Fellini, “Quiet days in Clichy” di Claude Chabrol.

Per conto di Cinecittà S.p.A. segue i mercati internazionali (Cannes, Los Angeles, Berlino e Milano – MIFED) intrattenendo rapporti con venditori e operatori del settore.

Alla fine del 1990 Beppe Attene viene nominato direttore generale dell’Istituto LUCE.

Nel periodo di “gestione Attene” il LUCE  produce, acquisisce e porta nelle sale film come: “Magnificat” di Pupi Avati, “Senza pelle” di Alessandro D’Alatri, “Totò l’heros” di Jaco Van Dormael, “Raining Stones” di Ken Loach, “La scorta” di Ricky Tognazzi, “Caccia alle Farfalle” di Otar Joseliani, “I seicento giorni di Salò” di Nicola Caracciolo, “Manila Paloma Blanca” di Daniele Segre, “Cominciò tutto per caso” di Umberto Marino, ecc..

Nel corso di questa esperienza Attene intensifica la sua attenzione verso i mercati e i festival internazionali.

All’inizio del 1994 nasce, in collaborazione con la Videa di Sandro Parenzo, la Nemo Distribuzione Cinematografica Italiana, di cui Beppe Attene è Presidente.

La nuova società di distribuzione occupa rapidamente uno spazio nel settore del cinema di qualità, distribuendo, fra l’altro “Martha” di R.V. Fassbinder e “Go fish!” di Rose Troche.

Con la Nemo Beppe Attene acquista i diritti del libro di Susanna Tamaro “Va dove ti porta il cuore” che diventa un grande successo cinematografico oltre che editoriale.

Dal Maggio del 1996 sino ai primi mesi del 2004 è A.U. della Làntia Cinema & Audiovisivi che diventa in questo lasso di tempo uno stabile punto di riferimento per la produzione cinematografica  e televisiva italiana.

Inizia in questa fase la specializzazione (che si protrarrà sino ai giorni nostri) nella realizzazione di audiovisivo attraverso la ricerca e il montaggio del materiale di repertorio.

Due serie televisive prodotte da Làntia “Alfabeto Italiano” e “Risvegli” sono tratte da idee originali di Beppe Attene.

Con Làntia lavorano in questi anni quasi tutti i registi del miglior cinema italiano: Amelio, Piccioni, Verdone, Maselli, D’Alatri, Comencini, Virzì, solo per ricordarne alcuni.

Produce, fra l’altro, “Dancer in the dark” di Lars Von Trier che conquista la Palma d’Oro al Festival di Cannes.

Dal 2004 sino al 2008 Beppe Attene opera con la A.K.S. – All kind of stuff s.r.l. con la quale ha ideato e prodotto, fra l’altro, due programmi di Gualtiero Peirce intitolati “Che sarà, sarà” e “Senza fine”.

Con A.K.S. realizza, fra l’altro, il film “68, l’utopia della realtà” di Adalberto Baldoni e Ferdinando Vicentini Orgnani, presentato al Festival di Taormina del 2006.

Nel 2007 produce “Civico 0”  di Citto Maselli e “Primo giorno di Dio” di Gualtiero Peirce che racconta l’impatto con le questioni della religione in tre scuole confessionali: una cattolica, una ebraica e una islamica.

Dal 2008 alla fine del 2016 Beppe Attene è responsabile e coordinatore per la produzione documentaristica e le strategie relative all’Archivio Storico dell’Istituto Luce e di Cinecittà Luce spa.

In questi anni ha tenuto corsi di “”Economia dell’impresa audiovisiva” per le Università di L’Aquila e di Napoli (Suor Orsola Benincasa)

Nel 2005 e nel 2006 Beppe Attene  è stato il direttore delle Grolle d’Oro – Premio Saint Vincent per il cinema, una delle manifestazioni “storiche” del cinema italiano, di cui ha completamente rivoluzionato la formula adeguandola alle nuove condizioni del mercato.

Ha fatto frequentemente parte di giurie in festival e manifestazioni nazionali ed internazionali

Nel 2014 ha realizzato come autore (insieme ad Angelo Musciagna) un film documentario intitolato “Bruno e Gina” sulla avventurosa vita del figlio di Mussolini.

Nel 2015 ha progettato e diretto il film documentario “1945, L’anno che non c’è”.

Ha inoltre progettato e realizzato, insieme a Gualtiero Peirce, il film documentario “Almeno credo”, prosecuzione a distanza di dieci anni di “Il primo giorno di Dio”.

Il film, presentato in Vaticano e andato in onda su TV2000, ha ottenuto vari e diversi riconoscimenti.

Sempre per la regia di Gualtiero Peirce ha progettato una serie tv intitolata “Italia, poeti e navigatori” che per la prima volta ha visto associate RAI Cultura e Google.

La serie è stata replicata su diversi canali RAI riscuotendo un notevole interesse.

Ha ideato e condotto una puntata di La Grande Storia per RAI3 dal titolo “Fascio e compasso” sui rapporti tra Massoneria e fascismo.

Nel 2020 ha progettato, per la regia di Peirce, un film documentario intitolato “Solo insieme. La sorpresa di Francesco” per RAI3 e una serie di cinque episodi “Interpreti in cerca di autori” per RAI5.

Della stessa serie sono stati prodotti successivamente altri diciotto episodi, andati in onda fra 2021 e 2022.

Nel 2021 ha progettato e sceneggiato “Quei due”, un docu – film su Galeazzo Ciano ed Edda Mussolini, per la regia di Wilma Labate, recentemente ultimato.


CONTRIBUTI

  • LA QUESTIONE DEL CONSENSO

    LA QUESTIONE DEL CONSENSO

    Attraverso un lungo percorso storico abbiamo convenuto fra noi che tali modalità corrispondono a libere elezioni con forze contrapposte che si possano affrontare liberamente.


  • CRAVATTE ED ALTRO

    CRAVATTE ED ALTRO

    I veri drammi si presentano quando si deve parlare dell’atteggiamento da tenere durante una trattativa e, soprattutto, del vestiario da indossare.


  • IL SOL DELL’AVVENIRE

    IL SOL DELL’AVVENIRE

    Eravamo agli inizi del 1886 quando Filippo Turati, componendo le quartine per “L’inno dei Lavoratori” scriveva “… su venite in fitta schiera, sulla libera bandiera splende il sol dell’avvenir”. Quel sole nascente aveva un immenso significato simbolico, ma probabilmente ignorava (o fingeva di ignorare) di avere alle spalle un’ancor più grande retroterra che aveva accompagnato…



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