“30 KM ALL’ORA”

DA “LENTO PEDE” A  “LENTO CARRO”

“30 km all’ora salvavita” in città si colloca in un tessuto di dati pubblicati con dovizia : in Italia gli incidenti stradali hanno causato 223.475 feriti e 3159 morti.

I feriti gravi sono oltre i 15.000; fra questi ci sono 700 giovani con lesioni permanenti al midollo i quali oltre alla tragedia personale e familiare hanno procurato dei costi per la sanità pubblica che sono di alcuni milioni di euro.

Il vero numero che ci deve far riflettere è che il 73% degli incidenti avviene sulle strade urbane.Questi numeri parlano.

I 30 km all’ora di Bologna si è aggiunto a Londra, Gratz, Zurigo, Helsinki, Barcellona,Madrid, Parigi Bruxelles, Berlino, Monaco e così via. 

  Una nota ricerca pubblicata sul British Medical Journal risulta che nelle zone con il limite 20 miglia(32,187 km orari) di velocità c’è stata una riduzione del 43% delle vittime sulla strada.In aggiunta le ultime rilevazioni hanno verificato che riducendo  la velocità da 50 km ora a 30 km ora ,si abbattono le emissioni NOx del 40% nonché le polveri sottili(PMx) del 10%.

Ci sono ormai studi che sostengono che più persone incentivate ad usare la bicicletta al posto dell’auto porta un miglioramento generale della qualità della vita: minore rumore e maggiore sicurezza .

Per quanto concerne le emissioni di CO2 dei trasporti, esse rappresentano circa il 24 % di quelle totali immesse a livello globale. Il dato del 2018 indica circa 8 miliardi di tonnellate su quasi 37 miliardi complessivi. La maggior parte delle emissioni legate ai trasporti (74.5 %) deriva proprio dai veicoli che viaggiano su strada, come le auto, i camion, le motociclette, gli autobus e via discorrendo. Circa il 45 % di questa “fetta” è rappresentato da emissioni di veicoli per il trasporto di persone, come le auto private, mentre il 30 % è legato al trasporto di merci.

Il trasporto su strada rappresenta il 15% delle emissioni totali di CO2 che deriva dall’attività dell’uomo.

L’inquinamento da traffico può avere un ruolo attivo nello sviluppo della fibrosi polmonare idiopatica(declino della funzionalità polmonare). È quanto emerge da uno studio pubblicato sull’European Respiratory Journal. 

I ricercatori ( Centro Studi Sanità Pubblica dell’Università di Milano-Bicocca e dell’Unità Operativa di Pneumologia dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, in collaborazione con l’Università di Harvard) hanno valutato la relazione fra l’insorgenza di fibrosi polmonare idiopatica e l’esposizione cronica a particolato atmosferico PM10, biossido di azoto e ozono. L’analisi dei dati ha consentito di concludere che c’è una relazione tra lo sviluppo della patologia e  il gas prodotto dagli scarichi dei motori.

Questi sono dati di supporto,ma ci sono anche considerazioni sugli stili di vita.

L’applicazione dei “30 Km all’ora” in città ha appassionato le pagine dei giornali.A favore,contro,ni e forse.Il dato però rilevante  è che ci si è accorti che la “lentezza”(concetto evoluto) salva la vita.

“Lento pede” tratto dalla locuzione latina “ Post prandium aut stabis aut lento pede deambulare” (dopo pranzo o stiamo in piedi o passeggiamo lentamente) ha raggiunto significati più generalizzati nel tempo ed ha assunto il senso di procedere con saggezza, lentamente , ma con costanza e senza esitazione.

La scuola medica Salernitana , che conosceva i limiti del corpo e  lo sforzo fisico e mentale ,ed affermava che in caso di un’eccessiva attività muscolare o cerebrale, si sottrae sangue allo stomaco e all’intestino riducendone l’attività. Quindi lentezza e non velocità “ad libitum”.

La lentezza non è più collegata al deambulare, ma al concetto del movimento con qualsiasi mezzo(automobile,bicicletta,bike ed altro).

E’ una icona del linguaggio che ha il senso del “fare azioni nel tempo con equilibrio e cadenza costante,senza distress”. Tutto questo entra nella dimensione concettuale dei “30 km all’ora” per cui sostituendo “lento pede” con “lento carro.” e considerando che l’automobile è guidata da una persona,si avrebbero miglioramenti nel welfare delle comunità

Quindi  non recedere e proseguire senza tentennamenti adottando una capacità interiore di dominio delle proprie nevrosi esistenziali.E la velocità delle automobili e mezzi a motore ne sono un esempio.

Gli sherpa himalayani  usano la parola kalipè  che vuol dire passo lento e corto ,ma è anche un modo preciso per dire che ,nella metafora della vita ,la nostra esistenza non è una gara con noi stessi ,ma è l’arte graduale costante di  assaporare ogni momento.

Sostanzialmente con questo concetto di  kalipè raggiungono e fanno raggiungere  le alte vette ihmalayane.

Siamo in una transizione  e come c’è la transizione da situazioni di inquinamento senza limiti alla transizione tramite la sostenibilità agìta  che esprime dati cifre numeri di inquinamento che possono permettere di migliorare la salute di un cittadini, analogamente vale per il tema del “quanti chilometri all’ora in città” .

Ma tralasciamo tutti questi dati  significativi  e ormai noti su tutta la stampa nazionale per fare alcune considerazioni sul tema del” 30 km all’ora” come lentezza e dovere di civismo.. A chi afferma che la lentezza è contro la produttività e l’efficienza non è chiaro che la lentezza non è andare ,se vogliamo più lenti in assoluto ,ma vuol dire che bisogna essere in sincronia con i tempi di una corretta gestione del sistema tale per cui si è in una  relazione costante con l’evoluzione del contesto.

Certamente il vincolo dei “30 km all’ora” in città può portare a  tempi più lunghi di consegna dei prodotti ordinati via e commerce , trasferimenti da una parte all’altra della città con mezzi motorizzati(problema dei mezzi pubblici e piste ciclabili),ma questo vuol dire avere una visione di imprenditorialità e di contesto di welfare continuo e perdurante , stabile e responsabile ,di efficienza ed efficacia, di economicità e di autonomia finanziaria che si mantengono nel tempo senza strappi e che danno sicurezza e prospettiva positiva.Se concordiamo che evitare i morti da inquinamento è una prospettiva positiva.

E’ ovvio che questo approccio non piace a chi fa attività speculativa,a chi remunera il lavoro a cottimo, per quegli imprenditori che adottano il sistema del vecchio mantra-cottimo “un pezzo ,un culo” del film di Ettore Scola “Anche  gli operai vanno in paradiso”,che cercava di evitare,invano,il burn-out esistenziale del protagonista………

Il tema è che noi dobbiamo entrare in una dimensione di interesse generale perché “30 km all’ora “sia un salvavita.

Fu pionieristico il volume “Vivere con lentezza”(2008 e 2011) di Bruno Contigiani ;in questo volume non si diceva di non lavorare ,ma bisognava lavorare e bisogna lavorare col ritmo continuo ed efficace.

Il che  non vuol dire essere in ritardo ed essere fuori dai principi di efficienza ed efficacia vuol dire essere in sintonia ed in sincronia con i tempi della corretta gestione del sistema che è in relazione costante con l’evoluzione della domanda di servizi dei cittadini.

 Certamente la città oggi città h 24 è simbolo di opportunità e di vita appagata con servizi per i cittadini che però devono avere la sicurezza della continuità evitando gli eccessi del  “qui ed ora “e del contingente.

Diciamolo: i cittadini devono abbandonare il concetto egoistico che la velocità asfittica  e in debito di ossigeno  è un vantaggio per la società.


SEGNALIAMO

  • MILANO: BLU E VERDE: IL SECOLO NOMADE

    (COSA CENTRANO LE MIGRAZIONI CON L’EFFETTO SERRA) La crisi climatica cambia o almeno dovrebbe cambiare le prospettive di tutti, politici compresi. Eppure se tra le persone questa consapevolezza tende a consolidarsi, tra chi decide permane un certo ritardo nel prendere atto del cambiamento climatico e una difficoltà sempre più evidente a individuare e sostenere soluzioni.…


  • IL SALONE (GREEN) DEI RECORD

    Successo straordinario per il salone del mobile 2024, un edizione da record e la numero 62 di un’evento, capace di cambiare il volto di Milano per una settimana. In aumento il numero di espositori, giornalisti ed addetti ai lavori, e il numero dei turisti da tutto il mondo, attratti da eventi talk mostre ed installazioni.…


  • DIDACTA E WATER DAY

    La giornata mondiale dell’acqua. Il 22 marzo è la giornata mondiale dell’acqua, proclamata dalle Nazioni Unite per ricordare l’importanza dell’utilizzo consapevole delle risorse idriche nel Pianeta. La disponibilità di acqua è anche uno degli obiettivi indicati all’interno dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Il tema scelto quest’anno dalle nazioni Unite è riassunto nello slogan “Water…


  • TRATTORI 1 – SINDACATI 0

    POLIS, ORTE LA PROTESTA DEI TRATTORI HA SMOSSO LE ACQUE ACQUITRINOSE DELLA RAPPRESENTANZA IN CAMPO AGRICOLO CREANDO UNA PROFONDA SPACCATURA TRA LE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI AZIENDE AGRICOLE E LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI DATORIALI DEL SETTORE CHE “LE RAPPRESENTANO” O ALMENO DOVREBBERO. A ORTE GLI IMPRENDITORI DEL SETTORE HANNO DETTO “SIAMO INDIPENTENDI E NON ABBIAMO NESSUN…


  • HBM

    HBM

    I PFAS sono una classe di composti artificiali ampiamente utilizzati, il cui accumulo nel sangue e nell’ambiente risulta dannoso.


  • IL COMUNE SI COMPRA LA NUOVA M4

    IL COMUNE SI COMPRA LA NUOVA M4

    POLIS MILANO Il Comune di Milano si riprende la Metro, o meglio “acquisirà il controllo integrale della società concessionaria della linea metropolitana M4”. Una delibera del Consiglio comunale di Dicembre modifica di fato lo statuto di Atm e quello della sua partecipata SPV Linea M4, e da il via all’operazione di acquisizione voluta da Emanuel…


  • GLI SPAZI DI COMUNITÀ E L’INNOVAZIONE SOCIALE

    GLI SPAZI DI COMUNITÀ E L’INNOVAZIONE SOCIALE

    Negli ultimi dieci anni in Itala si sono diffuse su tutto il territorio nazionale pratiche di riuso di spazi inutilizzati, abbandonati o dismessi per finalità sociali. Queste esperienze sono pensate per offrire risposte alla comunità e ai bisogni dei cittadini romper favorire processi di rigenerazione urbana o ancora per contribuire al welfare e al benessere…


  • PFAS

    POLIS, ALESSANDRIA ( SPINETTA MARENGO ) G.B. Il Comitato Etico Interaziendale della Azienda ospedaliera Maggiore della Carità di Novara ha dato il via libera al progetto di biomonitoraggio umano nell’area di Spinetta Marengo per verificare la presenza di sostanze perfluoroalchilate (PFAS) nel sangue di un campione di popolazione potenzialmente a rischio.Tradotto si parte con le analisi del sangue ai cittadini di…


  • 9 EURO ALL’ORA

    9 EURO ALL’ORA

    POLIS: LIVORNO A Livorno nel 2015 arrivò in via sperimentale il reddito minimo per i disoccupati, un contributo di 500 euro al mese per una sperimentazione fortemente voluta dal sindaco grillino Filippo Nogarin. Il contributo era destinato a chi era disoccupato, italiano o straniero ma residente in città da non meno di 5 anni, in…


  • L’INVENZIONE DI MILANO

    L’INVENZIONE DI MILANO

    Purtroppo però le politiche della rendita non sono quasi mai compatibili con le politiche della redistribuzione. E la narrazione spesso diventa retorica ben raccontata e poco di più.