TRATTORI 1 – SINDACATI 0

POLIS, ORTE

LA PROTESTA DEI TRATTORI HA SMOSSO LE ACQUE ACQUITRINOSE DELLA RAPPRESENTANZA IN CAMPO AGRICOLO CREANDO UNA PROFONDA SPACCATURA TRA LE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI AZIENDE AGRICOLE E LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI DATORIALI DEL SETTORE CHE “LE RAPPRESENTANO” O ALMENO DOVREBBERO.

A ORTE GLI IMPRENDITORI DEL SETTORE HANNO DETTO “SIAMO INDIPENTENDI E NON ABBIAMO NESSUN RAPPORTO CON I NOSTRI SINDACATI” E COSI’ E’ STATO, PER SCELTA O PER FORZA NESSUNA DELLE TRE PRINCIPALI RAPPRESENTANZE HA DI FATTO APPOGGIATO LA MOBILITAZIONE DEI CONTADINI. LE CORRENTI ALL’INTERNO DEL MOVIMENTO VITERBESE SONO DIVERSE, CI SONO I PRO GOVERNO, I CONTRO MELONI, CI SONO QUELLI DI DESTRA E QUELLI DI SINISTRA POI CI SONO QUELLI APOLITICI (COSI DICONO) E CI SONO QUELLI CONTRO I SINDACATI MA POI CI SONO QUELLI CHE DEI SINDACATI NE SENTONO LA MANCANZA E QUESTI SONO QUELLI DI GRAN LUNGA PIU’ NUMEROSI PERCHE’ DICONO “SIAMO IN MOLTI, ABBIAMO BISOGNO DI UNA VOCE UNIVOCA CHE PORTI LE NOSTRE ISTANZE A ROMA E CHE FACCIA CAPIRE AL GOVERNO CHE LA NOSTRA E’ UNA CONDIZIONE PRECARIA CHE CI TRASCINIAMO DA DECENNI E PER POCO TEMPO ANCORA POTREMO SOSTENERE”. MOLTI DI LORO SI SENTONO SOLI E COMMUOVE LO SCAMBIO DI SOLIDARIETA’ CHE SI PERCEPISCE, L’UNIONE FA LA FORZA E LO STANNO DIMOSTRANDO AL MONDO INTERO.

COLDIRETTI, CONFAGRICOLTURA E CIA INSIEME CONTANO CIRCA 3.3 MILIONI DI IMPRESE ISCRITTE CHE PIU’ O MENO TUTTE SUBISCONO LE DIRETTIVE IMPOSTE DALLA POLICA AGRICOLA COMUNE (PAC) A PUNTI INACCETTABILE E IN MOLTI CASI INAPPLICABILE. TANTISSIME DI QUESTE AZIENDE COLTIVANO CEREALI SOTTOCOSTO, A MOLTE DI LORO LA XYLELLA HA DISTRUTTO GLI OLIVETI IN PUGLIA, AD ALTRE LA PESTE SUINA HA DECIMATO GLI ALLEVAMENTI E CHI PRODUCE MAIS IN PAINURA PADANA RISCHIA DI NON POTERLO PIU’ FARE A CAUSA DI UNA BIZZARRA MISURA E POI TANTO E TANTO ALTRO ANCORA PERCHE’ LA CRISI DEL COMPARTO AGRICOLO NON E’ UNA CONTINGENZA MA E’ ORMAI STRUTTURALE.

LE TRE SORELLE DELLA RAPPRESENTANZA IN QUESTA MOBILITAZIONE NON SI SONO SENTITE COINVOLTE COME SE TUTTO QUELLO CHE RIVENDICANO I LORO AGRICOLTORI NON FOSSE VERITA’ ANZI, LA LORO INDIFFERENZA HA MINATO LA CREDIBILITA’ DELLE ISTANZE, EPPURE E’ PROPRIO VERO CHE PRODURRE UN LITRO DI LATTE COSTA € 0.65 (FONTE ISMEA 05/23) E CHE IL PREZZO MEDIO PAGATO AGLI ALLEVATORI E’ DI € 0.52 (STATISTICA MANIFESTANTI 02/24); E’ VERO CHE LA PAC 2023-27 PREMIA AGRICOLTORI CHE LASCIANO INCOLTO IL 4% DEL LORO FONDO NONOSTANTE IN ITALIA CI SIA BISOGNO DI PRODUZIONE; E’ VERO CHE L’ITALIA IMPORTA DA PAESI EXTRA UE DERRATE COLTIVATE UTILIZZANDO PRODOTTI FITOSANITARI MESSI FUORI COMMERCIO NEL NOSTRO PAESE (PERCHE NOCIVI ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE) RECANDO DANNO ALLA SALUTE DEI CITTADINI E ALL’ECONOMIA DELLE AZIENDE AGRICOLE; E’ POI FALSO CHE I CONTRIBUTI DERIVANTI DA FONDI UE SIANO SUFFICIENTI A COPRIRE I FABBISOGNI, LE RISORSE NON TENGONO CONTO DI FATTORI ESTRINSECHI CHE DETERMINANO IL RISULTATO DELLE ATTIVITA’ COME LE GUERRE E I CAMBIAMENTI CLIMATICI; E’ ANCHE FALSO CHE GLI AUMENTI DEI PREZZI AL CONSUMO PROVENGANO DAL RINCARO DEI PREZZI AL PRODUTTORE, L’ESEMPIO LAMPANTE E’ QUELLO DEL LATTE ALIMENTARE CHE DA 0.52 €/LT PAGATO ALLA STALLA FINISCE SUI BANCONI DEL SUPERMERCATO A OLTRE 2.00 €/LT.

LA RABBIA DI ALCUNI MANIFESTANTI SFOCIA IN GESTI DI ASSOLUTA INCIVILTA’ COME QUELLO DI BRUCIARE UNA BANDIERA DI UNA NOTA ASSOCIAZIONE, GESTO VILE E INDEGNO CHE NON RAPPRESENTA LA MOBILITAZIONE E TANTOMENO I SUOI PARTECIPANTI E LE LORO SACROSANTE MOTIVAZIONII.

MA QUESTO GESTO E’ STATO L’UNICO AD AVER FATTO MUOVERE IL MINISTRO LOLLOBRIGIDA CHE PRONTAMENTE INTERVIENE MA NON PER SINCERARSI SU COSA STIA SUCCENDENDO NEL MONDO AGRICOLO E QUALE CAUSA ABBIA MOSSO A COSI TANTA BARBARIA UN UOMO MA BENSI’ SOLTANTO PER COMUNICARE SOLIDARIETA’ AL DESTINATARIO DEL VERGOGNOSO GESTO. EPPURE NELLE PIAZZE DI MILANO ARRIVANO LE MUCCHE, SULLA A1 SI BLOCCANO I CASELLI, DALLA CALABRIA PARTONO CAROVANE DI TRATTORI DIRETTI A ROMA MA A LOLLOBRIGIDA NON VIENE ANCORA IL DUBBIO CHE QUALCOSA GLI STIA SFUGGENDO.

DA QUESTA MOBILITAZIONE E’ FORSE EMERSA LA VERA SFIDA PER IL FUTURO DEL COMPARTO AGRICOLO E CIOE’ IL BISOGNO DI CREARE ASSOCIAZIONI DATORIALI IN GRADO DI RAPPRESENTARE UNA VERA STRUTTURA INTERMEDIA CHE METTA IN COLLEGAMENTO IL MONDO DELLE IMPRESE CON LE ISTITUZIONI. RIUSCIRE IN QUESTO VUOL DIRE COMPRENDERE LE DINAMICHE QUOTIDIANE DELLE IMPRESE AGRICOLE, ANALIZZARE LE DEBOLEZZE, CONSOLIDARE I PUNTI DI FORZA, DIFENDERE I DIRITTI E SOPRATTUTTO SVILUPPARE PROGETTI A MEDIO LUNGO TERMINE CHE RENDANO IL SETTORE PIU’ INTERESSANTE NEI CONFRONTI DI GIOVANI E LAVORATORI. TUTTO CIO DEVE UNIRSI ALLA CAPACITA’ DI INTERLOCUZIONE CON LE FORZE POLITICHE DI GOVERNO E EUROPEE E FARE IN MODO CHE I RAPPORTI CON QUESTE NON DIVENTINO DI INTRALCIO DURANTE L’ESECUZIONE DELLA NORMALE ATTIVITA’ SINDACALE.

GLI AGRICOLTORI ITALIANI HANNO DIMOSTRATO CONSAPEVOLEZZA, DETERMINAZIONE E CAPACITA’ DI AGGREGAZIONE, QUESTI FATTORI UNITI A UNA BUONA LEADERSHIP POSSONO PORTARE IL COMPARTO AD AFFRONTARE CON FORZA ALTI LIVELLI DI CONTRATTAZIONE SIANO ESSI DI CARATTERE NAZIONALE CHE EUROPEO MA ATTENZIONE ALL’INCIAMPO DELLA STRUMENTALIZZAZIONE, IL NOSTRO PAESE SI PREPARA A UNA TURNATA ELETTORALE APERTA SU PIU’ FRONTI E OGNI OCCASIONE PER EMERGERE PUO’ ESSERE SFRUTTATA DA FANTOMATICI PALADINI DELLA GIUSTIZIA SENZA CHE NE ABBIANO LORO LA MINIMA CONOSCIENZA O INTERESSE SE NON PURAMENTE PERSONALE ELETTORALE.


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