CHI SIAMO E COSA VOGLIAMO

Fare memoria perchè i nostri ricordi, nella fase di transizione che stiamo vivendo, si facciano Storia per riflettere sul passato e costruire il futuro, allungando lo sguardo oltre confine per capire dove il mondo sta andando. Un gruppo di giornalisti e scrittori, donne e uomini impegnati nelle professioni del nostro tempo, hanno deciso di costituirsi in Associazione per dar vita al magazine digitale “ilmondonuovo.club”, che da oltre un anno è in rete e, da oggi, inaugurare una nuova esperienza editoriale, il trimestrale “Il mondo nuovo”.

Consapevoli che il problema è l’uomo e il suo sapere e che la vera ricchezza è la conoscenza l’Associazione ha affidato alla casa editrice HCS, Heraion Creative Space, il compito di mettere a disposizione il proprio spazio creativo per riprendere la strada delle idee e della riflessione: riflettere e scrivere può dare la certezza che da chemondo è mondo vince chi è capace di pensare per cambiare.

Destra, sinistra, centro. Altro.

Senzaveli vogliamo raccontare la crisi della politica, il carattere dell’emergenza, la tenuta etica e gestionale delle istituzioni, i rapporti tra tessuto produttivo e sistema decisionale, coniugando memoria e futuro.

Il territorio, in una dimensione che connette la città con un civismo che copre il vuoto lasciato dalla crisi del rapporto tra cittadini e politica, fino ad un impegno politico europeo. Non c’è alcun bisogno di legarsi a questa o quella formazione politica.

Serve una nuova visione, un nuovo pensiero, saper mettere in relazione parole, immagini, letteratura, musica, scienza.

Imparare di nuovo a sognare e di conseguenza creare cultura e non solo parlare di cultura.

La costruzione di un nuovo pensiero ha una sua possibile fabbrica, il mondo digitale, perché le forme ed i linguaggi, l’articolazione delle immagini, le possibilità di manipolazione, la musica diventano tutt’uno e assumono una forma inedita. Crediamo che il mondo della cultura sia a un bivio: approfittare del nuovo ambiente virale, che chiamiamo digitale, per costruire una grammatica dei nuovi media, come vuole essere “Il mondo nuovo”.

“Il mondo nuovo” è da una parte sola, dalla parte dei lavoratori.
Non semplicemente lavoro, come categoria del fare umano, ma quello incarnato, quello prodotto dal e con il corpo e i suoi cinque sensi, con i suoi bisogni materiali, ideali, spirituali. Quello che allude all’autorealizzazione del proprio sé, del proprio destino.

Siamo dalla parte dei giornalisti e degli intellettuali, dalla parte delle donne e dei bambini, siamo dalla parte degli immigrati e dei poveri. Siamo dalla parte di quelli che oggi sono i vecchi e i nuovi subordinati, consapevoli o meno della loro condizione, e aspirano alla loro libera realizzazione umana. Siamo dalla parte dei creativi che immaginano un nuovo mondo e a quelli che si impegnano e lottano per realizzarlo.

Siamo dalla parte di chi pensa che tale condizione non possa che essere legata ad un nuovo rapporto tra l’umano e la sfera del vivente del pianeta, dei suoi cicli, del suo dinamico equilibrio. Siamo per la tutela della libertà e della dignità di donne e uomini. Siamo per interpretare questo drammatico passaggio della Storia umana verso una società che alzi il grado di Libertà dell’individuo e della società.

Siamo una iniziativa culturale e politica, siamo una iniziativa civile e editoriale.

Siamo donne e uomini liberi.


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