I MASTRI OLEARI RICONOSCIUTI DALLA LEGGE IN TUTTA ITALIA

Quest’anno il riconoscimento è andato a Giampaolo Sodano, frantoiano della Tuscia, per il suo impegno sindacale e politico a favore della categoria. Ha infatti contribuito in maniera determinante al riconoscimento della figura del Mastro oleario.

L’impegno di Aifo è infatti culminato con la legge regionale Puglia numero 9/2014 stabilisce norme a proposito dei frantoi oleari e dei responsabili di frantoio (Mastri oleari) di cui prevede la formazione professionale. La legge delega dello Stato 30 gennaio 2012 n.2 (precedente dunque la legge regionale) attribuiva al governo il potere di emanare norme sulla formazione professionale, ciò che è avvenuto con il decreto legislativo 16 gennaio 2013 n. 13: la formazione professionale delle Regioni è libera quanto all’oggetto dei corsi, con le procedure stabilite dalle leggi regionali sulla formazione professionale.

MASTRO D’ORO

A questo punto la regione Puglia si veniva a trovare in una particolare posizione, in quanto aveva una propria legge che gli imponeva la formazione dei Mastri Oleari.

Il decreto del Ministro del lavoro 30 giugno 2015 stabilisce (art. 1 n. 3) la validità su tutto il territorio nazionale della qualificazione professionale regionale che deve però essere riconducibile nei settori delimitati nel quadro di riferimento nazionale (art. 3) approvato con il successivo decreto del ministro del lavoro 8 gennaio 2018. A questo punto la regione Puglia ha collocato la figura professionale del mastro oleario (di cui alla sua legge n. 9/2014) nella tabella nazionale indicando il settore della tabella stessa in cui si colloca la qualifica e successivamente ha dato il via ai corsi.

Il Mastro d’Oro premiato a SolAgrifood: è Giampaolo Sodano.
Annunciata la validità del titolo di mastro oleario su tutto il territorio nazionale 

Oggi tutte le regioni possono stabilire, in base alle proprie leggi sulla formazione professionale, lo svolgimento di corsi per responsabile di frantoio (Mastro oleario) in quanto la qualifica è inserita nella tavola nazionale citata.

“L’industria manifatturiera sta attraversando un lungo periodo di crisi dovuta a molteplici fattori: la recente pandemia, la maggiore attenzione dedicata dai consumatori dell’industria alimentare agli ingredienti dei prodotti, ma anche allo sviluppo tecnologico che impone una riconversione totale dei processi produttivi. Siamo in quella che viene sommariamente definita come transizione ecologica e che è insieme rinnovamento industriale e dei processi di fabbricazione e adattamento alle scoperte tecnologiche anche per soddisfare una domanda crescente di prodotti. L’artigianato in questa fase è il ponte tra il vecchio e il nuovo in quanto da una parte con i suoi processi tradizionali di lavorazione e con la prevalenza nel processo produttivo del lavoro umano è un sussidio indispensabile per far fronte alle carenze industriali, in attesa del nuovo. In questo quadro la sostenibilità dell’artigianato dovuto alle sue stesse caratteristiche ne fanno un protagonista di primo piano nell’economia mondiale ed in particolare nei paesi più industrializzati, garantendo l’uso di prodotti e tecnologie non in contrasto con la crescente cura della Salute e con la crescente attenzione a ciò che il consumatore richiede”. Ha dichiarato Giampaolo Sodano, oggi presidente dei Mastro oleari.

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