GLI ALCHIMISTI

Da anni Hiroshi Ekko non atterrava piu’ a Los Angeles. “Citta’ maledetta – pensava – prima o poi verrà sconquassata da uno tzunami e si inabisserà nel Pacifico“ E intanto, dall’oblò, osservava dall’alto la sua immensa distesa .“Sei fradicia… ma arriverà il Big One e verrai sommersa con tutti i tuoi diavoli” – borbottò fra sè.

Hiroshi non l’amava piu’. Era evidente … assolutamente evidente.

Usci’ intorpidito dalla pancia del grande Jumbo Jet e, dopo le formalita’ doganali, si ritrovo’, in un luminoso mattino d’estate , al recupero bagagli, insieme a tutti gli altri arrivati da Tokyo.

“Qual’e’ il motivo della sua visita, Sir?” – gli aveva chiesto una grassa, baffuta ispanica al varco passaporti.

“Vacanze“ aveva risposto automaticamente mentre lei, distrattamente, aggiustandosi la grossa pistola che le pendeva sul fianco, verificava qualcosa sul computer.

Ma non era proprio cosi’!

Due settimane prima aveva ricevuto una telefonata da Andy Gung, un suo ex compagno della UCLA University.

“Hiroshi“ – gli aveva detto Andy, con un tono talmente fermo da agitargli il cuore –

“e’ giunto il momento! Sono passati 20 anni da quando Armstrong e Aldrin passeggiarono sulla Luna. Ti ricordi il nostro accordo ? “

“Si’, certamente” – aveva soffiato l’orientale nel microfono – “come potrei non ricordare ?“

“ Bene. Dobbiamo incontrarci . Gli altri sono gia’ stati avvertiti . Ti aspettiamo“

“Quando e dove ci riu niamo? “

“ Ci vediamo sabato al Grafton On Sunset , West Hollywood. All’aereoporto vai alla ABC Rent , troverai una limousine con autista prenotata a tuo nome. Mi raccomando Hiroshi, devi esserci. “

“Ci saro’ Andy, sta tranquillo. Non vedo l’ora. Mi annoio cosi’ tanto qui .“

Era il 24 luglio 1989 .

Hiroshi si accomodo’ sui sedili posteriori della Lincoln bianca tirata a lucido e, nel tragitto verso Sunset Boulevard, guardo’ la sterminata metropoli come se la vedesse per la prima volta. Penso’ che fosse l’effetto del jet lag. Ma non era solo quello il motivo. Era veramente cambiato tutto .

Niente era piu’ come quando, a bordo della sua vecchia Volkswagen arancione, si muoveva nella chiassosa metropoli della fine anni 60. Anche la luce, eccezionale, che rimbalzava dallo specchio dell’oceano verso la sommita’ dei grattacieli, appariva piu’ opaca . “ Pollution … e anche tanta“ penso’ “ hanno solo fatto finta di eliminarla …”

In quelle passate stagioni della sua vita studiava economia e business administration all’Universita’. Divideva una stanza con Andy, cercava se stesso, l’amore e la Verita’.

Ripenso’ con nostalgia ai vecchi amici, al Peace and Flowers movement, ai joint di maryuana nel campus della UCLA, agli acidi presi in riva all’oceano, alle passioni del cuore e alle delusioni, ai viaggi in autostop verso il Messico con Janet. Al loro lungo straziante addio dopo il party per la laurea.

Poi era tutto cambiato. Con in tasca il suo dottorato, era tornato in Giappone, s’era sposato, aveva avuto due figli, aveva fatto carriera in una grande banca … ma non aveva dimenticato il giuramento… e neanche la ricerca della Verita’.

“Noi cambieremo il mondo”, avevano giurato in coro il 24 luglio del 1969 , la sera dello sbarco sulla Luna . “Tra 20 anni ci rincontreremo qui per cambiare il mondo “, si erano detti: lui, Andy e gli altri del loro corso di laurea. E quel momento era giunto.

L’Hotel Grafton on Sunset apparve inaspettato alla sua destra e Hiroshi interruppe il languido, struggente corso dei ricordi. L’edificio era l’ex Park Sunset Hotel, oggi restaurato con la facciata in stile spagnolo coloniale Era una di quelle tante operazioni di make up edilizio che a Los Angeles vengono affidate agli scenografi disoccupati invece che agli architetti. Accresceva la sensazione generale di fiction nel quale tutto sembrava immerso.

Al ricevimento il portiere gli porse una busta e gli sorrise ammiccante. Hiroshi non riusci’ a trattenersi e l’apri’ in ascensore. C’era una lista di nomi. Tutti vecchi amici, tutti ex laureati nel suo corso. Tutti avevano formulato con lui il giuramento … e tutti stavano arrivando, o erano gia’ arrivati.

Ogni nome era seguito da una sigla che corrispondeva alla banca nella quale oggi lavorava “il vecchio amico … il fratello cosmico.“

Patrick Finch da Londra; Hank De Wildt da Amsterdam; Serge Delourme da Parigi; Christian Charrue da Ginevra; Gerhard Hosfeld da Francoforte; Paul Gardner da Toronto; Keiko Kondo da Honk Kong ; Ofer Uzrad da Tel Aviv . E c’erano poi tre vecchi amici che non s’erano mai mossi dagli Stati Uniti : John Gillmore da Boston; Dom Gotti da New York e Andy Gung da Los Angeles. In tutto 12, lui compreso. Una squadra, la cui eta’ media oscillava tra i 45 e i 47 anni. Insieme all’universita’ avevano fatto di tutto in quei ruggenti anni 60 …di tutto, e spesso con gran foga, anche di piu’ .

Quei 12 comunque non s’erano incontrati per caso 20 anni prima. Erano stati selezionati nelle loro famiglie d’origine sulla base di antichi, oscuri legami di appartenenza ad una casta planetaria nella quale si tramandavano, di padre in figlio, conoscenze che non venivano mai discusse in pubblico. Ognuno di loro, sin dai primi anni dell’infanzia, aveva ricevuto informazioni riservate, era stato addestrato al mantenimento dei segreti e all’uso di discreti segnali di riconoscimento. Ognuno era stato destinatoe istruito per agire in una certa area delle attivita’ umane, all’interno di una squadra costituita da 12 persone, tra le quali veniva nominato un indiscusso leader a vita che formulava le strategie e impartiva gli ordini.

La notte dell’allunaggio i membri della sua squadra avevano votato Andy Gung : disinvolto dandy californiano, surfista proprietario di una Mustang gialla, futuro erede della Gung Inc. Assicurazioni, il quale aveva assunto la responsabilita’ del comando. E in tal modo gli avevano anche conferito la facolta’ di rappresentarli e mantenere rapporti con altre 11 squadre, simili alla loro, che agivano nel Tempo e nello Spazio, nella Geografia e nella Storia del Pianeta Terra.

Ora s’erano incontrati nuovamente e dovevano “cambiare il mondo”.

Nella quiete irreale della sua stanza insonorizzata, dopo aver dato un’occhiata al contenuto del frigo bar, Hiroshi tento’ alcuni antichi esercizi di rilassamento, volti a raggiungere il vuoto mentale. Respiro’ a lungo in maniera ordinata fissando un punto immaginario al centro di una parete bianca, cerco’ di cogliere con attenzione quella minima sensazione di attrito con le narici che provoca l’aria quando viene inalata consapevolmente, ma non riusci’ a trovare il necessario distacco da quella situazione. La sentiva incombere sulla totalita’ del suo essere e percepiva quell’appuntamento come tragico, ineluttabile. Molti dei suoi neuroni continuavano a vibrare sospettosi. La sudorazione delle mani, non ostante le pratiche di meditazione e relax, rimase eccessiva. Si distese sul letto. “ Il jet lag“ – penso’, immediatamente prima di cadere in un agitato brevissimo sonno.

Quella sera in una sala riservata del Grafton ci fu una cena memorabile. Ostriche, champagne, caviale iraniano, aragoste, risotto al tartufo, vino rosso californiano, sorbetti al Gran Marnier, whisky, vodka, grappa, ananas, mango e papaya. Caffe’, the, infusioni . Sigari e cocaina .

La polvere bianca, portata da Dom Gotti, grasso delfino di una potente famiglia mafiosa, apparve prima discretamente in bagno, poi direttamente sulla mensa e Gerhard si diverti’ a stendere lunghe linee su un lungo vassoio d’argento, evocando quegli anni 30 durante i quali suo nonno la raffinava nei laboratori della Bayer per gli alti gerarchi del Terzo Reich.

“Quella si’ che era roba buona, mica questa merda colombiana tagliata dai messicani“ – borbottava badando di non farsi sentire da Dom . “ In casa Hosfeld, i membri della mia famiglia hanno sempre tirato il meglio … ‘tanta e buona’ era il motto. Lo facevano dovunque: a teatro, al ristorante, perfino a messa prima della comunione… era tutto legale.”

Baci, pacche sulle spalle, abbracci, frizzi e lazzi. Barzellette sulla Regina d’Inghilterra, il Papa, il Presidente degli Stati Uniti, Fidel Castro e la Banda dei Quattro, Lech Walesa e Gorbaciov. Fotografie di matrimonii e mogli, ex mogli, amanti vistose e procaci, figli, figlie e nipotini in fasce. Racconti sui divorzi. Evocazioni di safari, campi di golf, regate oceaniche, automobili d’epoca e moderne, mongolfiere, jet personali, case nel verde e in montagna, piscine, interni di case di citta’. Storie di investimenti e rendimenti, profitti e percentuali… molti numeri, al rialzo, al ribasso. Bilanci truccati, societa’ off shore, paradisi fiscali. Multinazionali finanziarie, banche d’affari, venture capital, libera circolazione di qualsiasi merce, cenni sulla globalizzazione e la rivoluzione digitale. Microchip, cavi transoceanici e satelliti geostazionari. Cravatte, belle scarpe, sarti da consigliare, studi legali e dentisti da evitare.

Questi gli argomenti affrontati durante la festa tra un brindisi e l’altro.

Un trionfo di passato prossimo fortunato. Un po’ di “com’eravamo”, molto “come siamo e come saremo”. Affanculo il Vietnam e Che Guevara, le minoranze, le diversita’ culturali : sta per finire la guerra fredda, bisogna “normalizzare i mercati” , conquistare posizioni dominanti nei settori strategici.

“ Ragazzi” – esordi’ altisonante alla fine delle portate Andy Gung con un bicchiere di Calvados in mano, mentre Keiko, che gli sedeva vicino, chiedeva l’attenzione facendo tintinnare un cucchiaino contro una bottiglia.

Lentamente il brusio del concitato chiacchericcio si cheto’ – “Ragazzi !” ripetè Andy e fece una lenta commossa pausa durante la quale Richard starnuti’, Serge tossicchio’ e Dom si aggiusto’ sulla sedia facendola scricchiolare sotto il peso dei suoi 120 chili.

“Perche’ noi siamo ancora gli stessi ragazzi di sempre … nooo? Gli stessi che giurarono 20 anni fa di cambiare il mondo .. o no ? “

“Siiiiiiiii ! – gli risposero in coro – noi cambieremo il mondo ! “

“Bene – riprese Andy – molto bene. Grazie per essere venuti, vedo che ci siamo ancora tutti e che siamo in buona salute, per cui : veniamo subito al sodo . E’ inutile spiegarvi per chi lavoreremo : noi siamo, come sempre, al servizio della Storia. La Storia non e’ la realizzazione di un Idea politica; non e’ il trionfo del Bene o del Male, di una visione economica o di un’altra, di un’interpretazione teologica o religiosa migliore di un’altra. La Storia e’ la puntuale verifica dell’inevitabile. Una verifica che si effettua al di la’ del bipolo ‘morale-immorale’. Una verifica che necessita’ di azioni a-morali” – Pausa – “Noi non c’eravamo incontrati per caso, non c’eravamo uniti per caso, non abbiamo giurato per caso di cambiare il mondo. Noi – inspiro’ profondamente – noi, semplicemente LO DOBBIAMO FARE. Noi non siamo migliori degli altri, ma non abbiamo bisogno di consenso, noi siamo l’Effetto della Causa originaria, noi rispondiamo alla nostra natura profonda, noi assecondiamo il nostro DNA – fece un’altra pausa e riprese ormai certo di avere tutta l’attenzione che gli serviva – … i musicisti hanno a disposizione le note, i pittori i colori, gli scrittori le parole, i fisici e i chimici la materia inorganica; i biogenetici la materia organica, i militari dispongono delle armi, i politici impastano e rimpastano le norme … e cosi’ via. Bene – continuo’ schiarendosi la voce – ognuno di noi occupa oggi una posizione di grande prestigio in una banca che svolge operazioni su scala planetaria, noi dunque abbiamo a disposizione il Denaro … e quindi cio’ che esso ha da sempre rappresentato : il Valore di Scambio, la misura della ricchezza e del Potere.”

Dopo quest’ultima affermazione Andy tacque, stiro’ le mascelle e mosse la testa in tondo come se avesse bisogno di sgranchire i muscoli del collo. E certamente ne aveva bisogno .

Si era preparato a questo incontro meticolosamente per mesi e mesi. Si era allenato di fronte allo specchio e di fronte alla videocamera. Aveva sentito e risentito le sue parole registrate mettendo a punto i toni e le pause. Ora doveva, fortemente DOVEVA, gestire e far valere la leadership. Doveva convincerli e metterli al lavoro per raggiungere gli obiettivi che aveva concordato con gli altri 11 capisquadra. E in particolare con quelli di cibo, energia, trasporti, salute, comunicazione, biogenetica e spazio.

Il suo sguardo, molto lentamente, disegnando un ovale, incontro’ lo sguardo degli altri 11. I suoi occhi ispezionarono per un microsecondo le pupille di ognuno alla ricerca di una muta verifica. Quando si ritenne soddisfatto continuo‘ passando da un tono trionfalistico ad uno piu’ pacato e realistico.

“Si’, lo so, quel denaro non e’ nostro, bisogna fare i conti con i Consigli d’Amministrazione, con gli azionisti, con i collegi dei revisori, con i Clienti stessi delle Banche, eccetera eccetera, ma ! … intanto, molti di noi hanno facolta’ di utilizzare questo denaro, di indirizzare gli investimenti, di suggerire opportunita’ di guadagno. Insomma fratelli … noi possiamo far suonare il denaro, far sparare il denaro, possiamo trasformarlo in potere politico al momento delle elezioni, in cibo, acqua potabile, vestiti, case, energia, medicinali, felicita’ o infelicita’. Noi, grazie al denaro, possiamo cambiare il mondo. E soprattutto : noi con il denaro possiamo creare altro denaro.”

Fece un lungo respiro e poi continuò : ” Però cerchiamo di capirci… dimenticate tutte le stronzate sul denaro “atomico, classico” : la massa monetaria, il controvalore, i giacimenti aurei, le materie prime, il Prodotto Interno Lordo… dimenticate le frontiere del denaro, l’oscillazione delle valute, dimenticate il valore d’uso del denaro e immaginate solo il suo straordinario, magnifico, ineguagliabile valore di scambio . Immaginate che da una massa iniziale di denaro, alla quale si conferisca un potenziale illimitato scaturisca, quasi per magia … scaturisca per una sollecitazione alchemica, un enorme valore di scambio. Immaginate una Singolarità, un Big-Bang finanziario”

Ancora una volta torno’ ad ispezionare gli occhi dei suoi ascoltatori. Si ritenne soddisfatto . Poi concluse .

“Tutto cio’ e’ possibile. Ognuno di voi trovera’ nella sua camera un dossier nel quale e’ dettagliatamente spiegato il processo di cui stiamo parlando. Ma ora basta, oggi e’ un giorno di festa, basta con il lavoro. Domani sera ci incontreremo qui di nuovo e ognuno di voi , dopo aver studiato il dossier, fornira’ i suoi commenti.“

Cio’ detto Andy fece un cenno a John Gillmore che si sposto’ velocemente verso una porta e la apri’ con gesto plateale. “E’ il momento del dessert” , annunciò a gran voce. Entrarono 12 ragazze vistosamente made up e piu’ discinte che abbigliate, le luci si abbassarono nella sala e dagli altoparlanti comincio’ a diffondersi una musica soft, soft lounge. Ogni ragazza aveva un cartoncino fissato al seno sul quale era impresso, a caratteri dorati, un nome : quello del partner che le era stato assegnato. Nessuno ebbe modo di fare domande su quanto Andy aveva accennato.

Quella notte Hiroshi ando’ a letto per primo, aveva rinunciato alla compagnia della ragazza destinata a lui e l’aveva ceduta a Christian che ne voleva avere due. L’orientale era piu’ pensoso del solito : non poteva dimenticare una frase di Andy che gli era rimasta in testa e sballottolava nei suoi circuiti cerebrali come una palla da flipper : “… una massa iniziale di denaro alla quale si conferisca un potenziale illimitato “

“Come si fa ? – pensava Hiroshi – come si fa a conferire un potenziale illimitato a una massa di denaro finita ? E Chi glielo dovrebbe conferire ? “

E inoltre c’era qualcos’altro che lo turbava. Qualcosa che aveva da sempre notato e lo lasciava perplesso, anzi piu’ che perplesso. Gli generava una sensazione di indefinito sconforto, limitava la sua partecipazione alla squadra e lo inchiodava talvolta ad un ruolo di spettatore . Era lo sguardo di alcuni componenti del gruppo, la loro postura, il loro arrogante apparente distacco dalle emozioni comuni, la loro capacita’ naturale di ottenere senza dover chiedere, senza manifestare il bisogno. E anche la loro gelida soddisfazione per il successo, come se ogni cosa ottenessero fosse solo un orpello superfluo che non arricchiva il loro stato … semplicemente ne era attratta .

Chi erano costoro? Il frutto di una lenta evoluzione avvenuta nel silenzio del DNA per secoli e millenni, oppure dei parassiti, delle sanguisughe, appartenenti a una specie sull’orlo dell’autodistruzione ?

Erano la razza padrona !? Come si diventava cosi’ ?

La loro attitudine aveva un’origine nel latte materno, nello sperma paterno, nella vibrazione vocale dei loro genitori ?

Era, come sostenevano alcuni, l’effetto dello stato sociale d’appartenenza e dell’educazione ? Oppure una condizione che preesisteva alla nascita ?

Un dono o una maledizione? Forse un segno che, se decifrato, poteva chiarire l’aspetto occulto della Storia ?

Chi possedeva quell’ineffabile smorfietta, quel lento distendersi dei muscoli facciali, era preda del proprio Io rettiloide o si era gia’ integrato nella Grande Anima del Pianeta ?

Costoro avevano mai assistito con accortezza alle manifestazioni del proprio essere profondo o semplicemente lo trasportavano qui e la’ a caccia di nuovi piaceri e conferme ?

Qualcuno indicava queste manifestazioni con la dicitura “carisma” o più semplicemente “fascino”, ma a Hiroshi queste definizioni sembravano solo una spiegazione offerta alle masse di precari e insicuri in cerca di identificazione con modelli vincenti. Si giro’ e rigiro’ nel letto, poi prego’ il suo Dio e precipito’ nell’abisso vuoto del sonno.

L’indomani pomeriggio, reduci dalla nottata, dopo una lunga doccia e un brunch, ognuno nella propria stanza fece diligentemente i compiti. Ognuno lesse con attenzione il dossier, stese delle note e si preparo’ all’incontro serale. Nessuno parlo’ ne’ tantomeno incontro’ nessun altro della squadra . Andy era stato chiaro: “massima riservatezza e niente contatti tra i membri fino al momento del confronto collettivo “.

A sera cenarono nuovamente tutti insieme in un’atmosfera ancora gioiosa ma gia’ carica di impegno per la “missione” . John raccolse le opinioni scritte di tutti e le passo’ ad Andy che le lesse a voce alta dopo cena . C’erano delle perplessita’ ma non tali da mettere in discussione il progetto. Quindi il capo si appresto’ ad una risposta complessiva .

“Secondo un teorico contemporaneo ” – esordi’- “in futuro la societa’ non sara’ piu’ solo divisa in classi economiche, ma anche in classi determinate dalle quantita’ di informazioni a loro disposizione … “

“Conosco la fonte“ – disse Gerhard Hosfeld – “e’ Hans Magnus Henzensberger. Un tedesco. Un comunista secondo molti” – si affrettò a precisare.

“Esatto – confermo’ Andy – ma noi aggiungiamo : ‘non solo dalla quantita’ di informazioni, ma anche, e soprattutto, dalla velocita’ e ubiquita’ delle reti che trasporteranno le informazioni stesse. E questo fa la differenza !“

“Quindi ? – lo apostrofo’ Ofer

“Quindi il segreto della futura alchimia e’ nella dimensione digitale che consente velocita’ e ubiquita’ . E’ superfluo ricordarvi che con l’antica parola araba ‘digit’ si definivano le prime dieci cifre numeriche : da 0 a 9 . Oggi stiamo per entrare nell’era dei numeri …”

“ I nostri cabalisti lo sanno da secoli “ – riintervenne Ofer , fiero delle sue origini ebraiche.

“E’ vero ! Bravi ! Meglio cosi ! – riprese Andy – Anche i Pitagorici lo sanno da secoli e tuttora non conosciamo le loro fonti. Ma sappiamo per certo che i numeri vanno da infinito a meno infinito. Quindi la futura economia All Digital, basata su sterminate sequenze di Zero e uno, che trasportano Pictures, Audio, Data , Graphics , che utilizza nuove reti di distribuzione on line, telefoni digitali, videotelefonia, Interactive Cable a larga banda… E poi satelliti geostazionari e orbitanti, antenne individuali e collettive … E standard di compressione, Conditional access, decoder , informazioni criptate creera’ la nuova alfabetizzazione e formera’ le nuove generazioni . Ok ? ”

Riprese fiato dopo la filastrocca e trasse una prima conclusione “… quindi la futura economia, fatta di produzione, distribuzione e commercio digitale, agira’ al di fuori e al di là dei limiti tradizionali E spazierà da infinito a meno infinito. “

Andy lesse negli occhi di qualcuno, per esempio in quelli di Hiroshi, dei seri dubbi , ma decise di incalzare comunque:

“ E’ nella transizione da analogico a digitale che si rinviene la formula per creare denaro. L’analogico e’ il vecchio, il pesante, solido denaro. Il digitale e’ il nuovo, leggero, infinito , anche virtuale …”

“ Volatile dunque , anche molto volatile “, tenne a dire Hank De Wildt

“Si’ volatile, forse molto volatile, ma per tutto il tempo che intercorre tra la sua creazione e la sua… come dire: ‘evaporazione’, noi, se ci organizziamo, ne potremmo disporre. Se siamo bravi potremo comprare qualsiasi cosa, qualsiasi persona, potremo comprare interi governi, forgiare la Storia, ridisegnare la Geografia e la geopolitica… “

“ Comunque – tossicchio’ Andy riprendendosi da quella che appariva anche a lui un’esagerata esaltazione – come voi tutti saprete e’ in corso un fenomeno di convergenza tra l’industria delle TLC, quella dei PC e i media. Questo fenomeno prevede che le maggiori masse finanziarie attraggano quelle minori, se si coniuga questo con la globalizzazione della cultura, andiamo incontro ad una fase di Digital Power in cui comincia l’organizzazione del consenso e dei consumi su territori transnazionali e che si concludera’ solo quando pochi competitor globali controlleranno equilibrate share… equilibrate porzioni di affari, ognuno nei propri mercati, nelle proprie aree di intervento. Per arrivare a questo occorrono grandi, enormi, oggi ancora impensabili joint ventures e take over e bisogna costruire nuove societa’, conglomerati verticali, per centralizzare e controllare i segnali che trasportano le informazioni a grande velocita’ e dovunque .”

“ Ah, questa sarebbe vera musica per le orecchie di George Orwell “ – da buon inglese Patrick Finch non seppe trattenersi . Orwell era un suo illustre connazionale , ci teneva a citarlo .

“Lo e’, credimi lo e. E’ vera musica ” – riprese Andy . “ Ma veniamo ancora piu’ a noi . In una cultura globalizzata attraverso e a causa delle reti, il Tempo tende a “zero” e lo Spazio tende a tutto il pianeta . Ovvero si crea un cyberspazio-tempo che deve, ripeto Deve, essere occupato dalle economie dominanti e dalla finanza transfrontaliera “

“ E in questo cyberspazio-tempo si ipotizza anche il Superamento del sistema di distribuzione delle merci tradizionale ? “ chiese Christian

“Esatto caro, esatto, e non solo, si ipotizza anche il superamento in progress del sistema di imposte sul commercio locale – nazionale – internazionale “

“ Il trionfo del Commercio Globale monoprice, allora, l’esaltazione di plastic money e dunque l’aperture di banche on line ? Ci stai parlando di questo ?“

“Si, si’ certo e anche la possibilita’ di scambi illeciti se vuoi, di furti nelle reti, di traffici anonimi d’organi umani, armi e materiale radioattivo … ma questo ci interessa meno “

“Ah, meno male – commento’ Paul – piu’ andavamo avanti piu’ mi preoccupavo. A-morali OK , pero’ …“

“ Non ti preoccupare Paul, la nostra azione e’ tutta lecita, non c’e’ nulla di gangsteristico in quanto andremo a fare, i nostri eventuali reati non sono ancora menzionati nei Trattati Internazionali. Noi agiremo sui numeri all’interno dei mercati finanziari . E comunque – affermò ridendo – prima che qualcuno ci arresti, noi arresteremo tutti loro ! Ora ascoltate, vi prego . E trasse un foglio da una tasca .

Allora: la Squadra degli Analisti Strategici, dopo anni di ricerche e’ giunta a queste conclusioni … i mercati finanziari di fine millennio saranno orientati dalle informazioni circolanti nelle reti digitali. OK ? – guardo’ la sua platea accertandosi che ognuno seguisse con attenzione – Presto, molto presto cosi’ tanta gente nel mondo avra’ accesso a cosi’ tante informazioni e alla possibilita’ di agire istantaneamente grazie alle tecnologie digitali. Il fenomeno determinera’ molte cose diverse , ma soprattutto un aspetto che ci riguarda: una contrattazione finanziaria che si svolgera’ 24 ore al giorno e 7 giorni a settimana. La tecnologia digitale e’ l’ambiente in cui le informazioni , ripeto : in determinate condizioni di velocita’ e ubiquita’, prima orienteranno e poi determineranno le scelte. Questo ve lo dovete fissare bene in testa.

Gia’ attualmente, come ben sapete, pochi investitori, ma da ogni parte del mondo, possono conoscere i prezzi di qualsiasi titolo istantaneamente ed ottenere che i loro ordini vengano eseguiti. Cio’ sta rendendo obsoleta l’attivita’ di compravendita nei parterre delle Borse tradizionali. Continua tu, John ti prego … ” e passo’ il foglio a John Gillmore .

Il rosso irlandese, erede di potentati economici-politici originati in Massachussetes, si schiari’ la voce e ricomincio’ a leggere dove aveva interrotto Andy .

“Nell’immediato futuro, oltre ai computer casalinghi e d’uffico, masse di investitori useranno telefoni cellulari e computers portabili e , con questi devices, avranno accesso ai mercati attraverso reti sempre piu’ sofisticate e potranno ottenere rapporti sull’andamento dei propri titoli su canali digitali personalizzati e, ovviamente, sui loro display. All’interno dei mercati si verificheranno sempre piu’ alleanze globali e fusioni che consentiranno ai gruppi integrati l’accesso a flussi di capitali su scala planetaria. La compravendita costera’ meno , i mercati godranno di enorme liquidita’, raccogliere fondi dai risparmiatori sara’ molto piu’ facile, veloce ed efficace. Gli imprenditori saranno incoraggiati a collocare le proprie societa’ in Borsa, sia nei paesi sviluppati che in quelli emergenti.”

Ofer chiese la parola : “Scusa Andy, ma TUTTO CIO’- disse – prevede una stabilita’ del governo mondiale, cioe’ l’assenza di conflitti “

“Certo Ofer , certo , lo sai le altre Squadre stanno facendo del loro meglio per sanare tutte le questioni sospese . Voi a Tel Aviv… si’ , insomma, voi a Gerusalemme siete un problema … troveremo una soluzione. Troveremo una rappresentanza, una porzione dell’Islam con cui fare accordi . In ogni caso, TUTTO CIO’, come dici tu , prevede solo stabilita’ e soprattutto la Fiducia Ofer , solo l’Opera della Dea Fiducia … Ora, come puoi immaginare, alla costruzione della fiducia planetaria stanno lavorando altre squadre, in primis i ragazzi della Comunicazione e , per quello che ne so, con un certo successo. Pero’, perdonatemi, ma vorrei concludere questa prima fase . Ti prego John continua “

“ Diversi fattori stanno orientando il cambiamento – riprese l’irlandese- La tecnologia video, dei computer e delle telecomunicazioni ha trovato il suo collante . Il tempo delle operazioni tende a zero, lo Spazio tende a tutto il pianeta . Si allarga esponenzialmente la base dei potenziali investitori. Solo in Usa , nel 1999 , tra 10 anni , circa 100 milioni di persone avranno accesso alle reti . All’inizio del 2000 nel mondo saranno 500 milioni. Nel 50% delle case americane, europee e giapponesi ci sara’ un computer…

“Non credi Hiroshi ? “ – tenne a dire Andy che notava di quando in quando un’ombra negli occhi del vecchio compagno di stanza .

Hiroshi annui‘ limitandosi ad un cenno della testa . Non era questo il punto . Non era il mercato dei microchip o il numero dei computer funzionanti il problema che lo affliggeva. Era piuttosto una questione etica, era l’interpretazione della A-moralita’ che avrebbe voluto discutere , ma ritenne di soprassedere .

“La compravendita sara’ elettronica – riprese John – Il mercato della vecchia distribuzione atomica dei beni : negozi, supermercati, scaffali, chioschi, venditori ambulanti , sale per aste, gallerie d’arte, etc…, e’ sfidato inesorabilmente dalla distribuzione tramite reti digitali. Nell’area finanziaria agiranno milioni di brokers online e si stima che il 35% della popolazione in Usa , Europa e Giappone , nel 2000 comprera’ e vendera’ titoli azionari e obbligazionari in rete.”

“ Ma e’ un fenomeno che riguarda prevalentemente i giovani – riintervenne Paul Gardner – un segmento interessante, ma a basso reddito “

“Errore Paul … errore – lo corresse Andy – La crescita demografica e in particolare l’aumento dell’eta’ media e del periodo di godimento delle pensioni, sta determinando un rapido aumento del numero di investitori. E noi qui parliamo di investitori , non di consumatori . Fate concludere John . Vai John , continua. “

“Alla fine della Seconda Guerra Mondiale solo il 5% della popolazione Usa possedeva azioni . Nel 2000 si calcola che questa porzione sara’ il 45%. E di questi il 75% investira’ in un mercato finanziario che funziona esclusivamente su reti digitali. La classe media e’ diventata la maggiore sostenitrice, le sue risorse economiche sono pronte a confluire nelle Borse mondiali. Cio’ sta influendo anche sulla stesura di leggi, che una volta riguardavano solo le classi ricche.

La globalizzazione dell’economia e della finanza consente alle Societa’ di cercare capitali in ogni nazione e molte Societa’, non solo le tradizionali multinazionali, dopo essersi rafforzate nei mercati d’origine , stanno quotandosi nei mercati dove i loro prodotti sono venduti . “

Hiroshi ascoltava attento e prendeva anche appunti, ma ad un certo punto non seppe trattenersi .

“Andy !“ – disse .

“Si’ Hiroshi , dimmi … “

“ OK, tutto OK , ma ieri dicevi di una massa di denaro con potenziale infinito … che vuol dire potenziale infinito ?“

“I bit !” Pronunciò questa parolina come se evocasse un intero universo. “I bit sono infiniti Hiroshi. IN-FI-NI-TI . L’economia fondata sui bit non e’ come quelle precedenti fondate su materie prime limitate … quando si “inneschera’” , e’ proprio il caso di usare questo verbo, quando si inneschera’ il fenomeno della compravendita di bit , dilaghera’ ad infinito …sara’ come trovarsi dentro un Big Bang finanziario … si formeranno costellazioni fatte di societa’ con attivita’ digitali, ci saranno stelle, pianeti, satelliti che nasceranno all’interno di un nuovo Spazio/Tempo, di un “nuovo”, oggi ancora inesistente, Universo di Transazioni “

“E al Big Bang seguira’ il Big Crunch – sospiro’ Hiroshi – dopo l’esplosione ci sara’ l’implosione . Come pensate di governare il processo ? “

“Per il momento non si prevede l’implosione Hiroshi … i bit sono, come dicevo, una risorsa infinita, una risorsa che si autogenera.” Per un attimo si intui’ che Andy sulla questione dell’eventuale Big Crunch non era molto preparato. Il Capo della Squadra aggrotto’ le sopracciglia , parve voler aggiungere qualcosa , ma poi decise di glissare. “ Comunque… vai John, continua “

“Le Borse esistenti non possiedono oggi un’architettura in grado di servire i bisogni di investitori online e delle Societa’ quotate, ma una nuova generazione di Stock Markets e’ allo studio per gestire i capitali globalizzati e la liquidita’ dei risparmi . Per realizzare: 24 ore al giorno di contrattazione, basse commissioni, offerte finanziarie promosse in dettaglio, accesso a prezzi ed esecuzioni istantanee da ogni parte del mondo, competitivita’ e trasparenza delle operazioni. Questa nuova generazione di Stock Market ha deciso di adottare la tecnologia delle reti digitali , che si pone appunto alla confluenza tra la massa di informazioni e la massa di assets, capitali e liquidi che sempre piu’ si vogliono incontrare . “

“E’ arriviamo al Gasd – disse Andy, con un certo sollievo – Global Association of Securities Dealers. Vai John “

“La strategia del Gasd e’ quella di incrementare costantemente la capacita’ di transazioni . Nel 1971, 18 anni fa, con una mossa considerata rivoluzionaria il Gasdaq Market, di proprieta’ del Gasd , affronto’ per primo al mondo la sfida – a quel tempo definita – telematica.

Il Gasdaq venne creato nel 1971 quale primo mercato al mondo di contrattazione puramente basata su informazioni che compaiono dagli schermi dei computer . Autorizzando compratori e venditori a comunicare attraverso i computer , invece che di persona, Gasdaq facilita il commercio e la sorveglianza. Soprattutto , in tal modo , si escludono le strettoie, dovute al fattore umano, che tradizionalmente facevano soffrire in caso di alti e altissimi volumi scambiati . La contrattazione e’ continua e evita gli strappi delle chiusure e riaperture.

Siamo in presenza – volle aggiungere John Gillmore che sembrava gia’ al corrente di tutto – di uno “spazio/tempo” di moltiplicazione. Un ambiente fortemente digitalizzato, in cui la Convergenza Computer-TLC-media viene esaltata finanziariamente… quasi , direi, ha trovato le forme per autoesaltarsi, grazie alle condizioni di velocita’ e ubiquita’ di quell’ambiente .”

“ Per ribadire – riprese Andy con paragone grossolano, ma utile a comprendere – grazie alla scissione dell’atomo, in un certo periodo della storia si pote’ cominciare a generare e a gestire masse di energia impensabili, sia per scopi civili che per scopi bellici. In questo caso e’ come se il Gasdaq fosse un imponente laboratorio, perfettamente organizzato, in grado , grazie alla confluenza di informazioni su reti digitali , in particolari condizioni di “velocita’ , ubiquita’ e temperatura finanziaria”… e’ come se fosse in grado – respiro’ profondamente – di generare masse di valore … valore di scambio. E’ piu’ chiaro ora Hiroshi ? “

Hiroshi annui’ ancora , ma piu’ che comprendere subiva l’autorita’ del leader e non si sentiva pronto ad una replica . Voleva studiare meglio la questione . In ogni caso …

“Volatile. Tutto molto volatile “ – ribadi’ ancora una volta Hank De Wildt . “ E’ come quando negli acceleratori nucleari si fondono gli elementi per ottenere atomi di numero atomico maggiorato …oltre il numero atomico 100 pero’ gli atomi sono inutilizzabili perche’ si disintegrano da soli in tempi ridottissimi … anche in milionesimi di secondo … cioe’, credo che la Natura reagisca … e’ difficile far vivere a lungo un Frankenstein qualsiasi … un enorme Frankenstein assemblato con valore di scambio … Non so, Andy, forse dico delle fesserie “ concluse attenuando la critica “ pero’ ho qualche dubbio.”

Andy stavolta si indispetti’ , ma mantenne la calma e con un minimo salto di voce riprese evitando di rispondere all’olandese : “ Questo fenomeno, cioe’ la generazione di valore di scambio , sara’ causato dalle IPO, ovvero le Offerte Pubbliche Iniziali che riguardano i titoli azionari il primo giorno che iniziano le contrattazioni sul loro prezzo. In particolare al Gasdaq le IPO consentiranno il generarsi di una massa di valore, grazie alla quale la convergenza tecnologico-finanziaria si alimentera’ e si espandera’ a tutti i mercati raggiungibili .”

L’attacco di Hank era stato duro e abbastanza inaspettato. Di solito l’olandese , noto nel gruppo per una certa ossessivita’ si limitava a delle cantilene. Stavolta aveva argomentato in modo efficace . Andy comunque non lo considerava ostile ed era certo di poter controllare il suo eventuale dissenso. Quindi ripasso’ la palla al fido John . “Continua a leggere tu John , ti prego, vai direttamente al capitolo sulle IPO “

“ OK Andy , ecco qui … i beneficiarii di tale fenomeno non sono limitati alle societa’ quotate ma, trattandosi in definitiva di una specie di “alchimia finanziaria”, esistono altri beneficiarii, e si tratta , ovviamente, di banche . Vediamo come operano .”

“ Usiamo la definizione “alchimia finanziaria”- volle precisare Andy – perche’ da tempo le IPO sono indicate come “mistiche operazioni velate di mistero”.

“Velate di mistero eh ? – ironizzo’ Christian Charrue – e noi vogliamo ri-velarle nes pas ? “

Qualcuno scoppio’ a ridere allentando la tensione che si era andata creando . Anche Andy sorrise bonario . Hiroshi no. Si sentiva sempre piu’ solo .

“Con l’acronimo IPO – riprese John – come sapete , si esprime quella complessa procedura che conduce una societa’ ad essere quotata in Borsa .

IPO

I soggetti che realizzano questa pratica sono fondamentalmente 4 : la societa’ che vuole quotarsi , una banca di investimenti, un “accountant” e uno studio legale . Il ruolo fondamentale appare pero’ essere quello svolto dalla Banca di Investimenti o Underwriter. Questo ruolo puo’ essere svolto da una sola o da un gruppo di Banche, in tal caso, tra loro, una di esse svolge una funzione leader e viene definita Lead Manager . Un Underwriter e’ dunque il collegamento tra la Societa’ che vuole raccogliere capitale attraverso il suo collocamento in Borsa e il Mercato . L’Underwriter assume il rischio di preacquistare le nuove emissioni di azioni e rivenderle al pubblico guadagnando o – molto raramente – perdendo.

Nella lista dei 12 piu’ attivi Underwriters che operano IPO al Gasdaq si dovranno rinvenire tutte le banche per le quali lavoriamo , cioe’ quel gruppo che tradizionalmente traccia le regole della finanza internazionale. “

“ OK ragazzi – riprese la parola Andy – anche per oggi facciamo basta . MI sembra che ci siamo detti molte cose e non vorrei che diventassero troppe . Come sempre vi raccomando la massima discrezione su questo incontro . A proposito delle IPO riceverete informazioni piu’ dettagliate per iscritto nei prossimi anni. Buon lavoro “

La sala del Grafton Hotel cadde per qualche istante nel silenzio. Dom Gotti si soffio’ rumorosamente il naso. Poi Ofer Uzrad chiese la parola e inizio’ un lungo giro di commenti che si protrasse per tutta la notte. All’alba erano tutti d’accordo : si sarebbero alacremente dedicati alla collocazione di societa’ digitali in Borsa, avrebbero gestito l’offerta pubblica d’acquisto all’interno del Club, avrebbero messo a disposizione dei poteri politici parte delle masse di denaro guadagnate … etc… avrebbero cambiato il mondo .

Hank affermo’ di aver trovato una formula per ridurre la volatilita’.

Solo Hiroshi rimaneva perplesso, ma s’era abituato ormai a questa sensazione .

Hiroshi torno’ a casa. La sua banca, all’inizio degli anni 90 si doto’ di molti computer. Anche gli altri tornarono a casa. Le loro banche, all’inizio degli anni 90 si dotarono di molti computer e, come previsto, cominciarono le contrattazioni in rete e le collocazioni in borsa delle Società fondate sui bits.

Passo’ qualche anno e un giorno, nel suo ufficio di Tokyo, Hiroshi ricevette un pacchetto molto riservato . Conteneva un floppy disk , uguale a quello che avevano ricevuto tutti gli altri della squadra . Arrivava da Los Angeles , da Andy .

Ad una prima consultazione il contenuto del floppy disk sembrava solo una schermata impazzita piena di ###%%^&^%$##@*&&^, ma bastava riversarlo sull’hard disk con una certa procedura e si otteneva il testo reale .

“Cari amici – vi si leggeva – le cose al Gasdaq procedono per il meglio e tra poco vi si chiedera’ di intervenire. Come gia’ accennato al Grafton , uno dei modi migliori, per investire, e’ quello di comprare azioni da una delle vostre banche che gestiscono il prezzo di offerta, cioe’ prima che le azioni entrino nel mercato. Le nuove offerte abitualmente hanno un prezzo molto ragionevole , in quanto il Lead Manager spera di realizzare da subito un 15%, non appena i titoli fanno il primo prezzo sul mercato. Per i comuni mortali pero’ comprare azioni al prezzo iniziale dovra’ essere quasi impossibile. Per partecipare ad una IPO esistono infatti diverse condizioni che potranno apparire restrittive, ma… cosi’ e’ :

– avere un conto presso un broker che ha accesso alle IPO , ovvero presso una delle banche che e’ parte della Underwriter List

– far sapere al broker con largo anticipo quanto si intende acquistare

– rientrare nella disponibilita’ di azioni offerte al broker dal Lead Manager (tante piu’ sono le azioni, tanto piu’ e’ possibile)

-avere comunque un conto con una quantita’ di denaro importante (da 1.000.000 dollari in su’)

– essere un soggetto che fa molta compravendita di azioni

– avere una relazione amicale con il broker

– avere un broker che dispone delle informazioni giuste e che abbia successo

Molti brokers , specialmente quelli che hanno iniziato da poco, non conoscono nemmeno le IPO .

In ogni caso partecipare ad una IPO al prezzo di offerta e’ un privilegio riservato a pochi : istituzioni finanziarie, banche con certe caratteristiche, clienti individuali con risorse enormi . Si crea cosi’ una specie di club esclusivo, che comunque ha al suo interno alcune regole ferree (almeno ufficialmente )

Prima regola : non fare “flipping”, cioe’ non vendere le azioni il primo giorno del collocamento . Se qualcuno lo fa, la prossima volta non otterra’ di partecipare alle IPO successive. Perche’ ?

Perche’ il primo giorno di collocamento, nell’80% dei casi, avviene l’alchimia finanziaria , cioe’ si sprigiona una quantita’ di valore che non ha eguali nelle altre Borse . Questo fenomeno tipico delle IPO, e’ detto “First Day Jump” e si manifesta con una salita vertiginosa della quotazione del titolo . C’e’ anche il suo opposto : il “First Day Drop” che avviene se il titolo cade .

Quindi tutto normale. Possibilita’ di guadagno o perdita equilibrate . NO ! Perche’ le nostre ricerche affermano invece che (per esempio) , le ultime 10 societa’ che hanno avuto il First Day Jump sono salite in poche ore di valori alti. Nello stesso periodo , le 10 societa’ che hanno avuto il First Day Drop sono scese di valori bassi . Il che fa sicuramente la differenza. In sintesi : se salgono, salgono vertiginosamente , se scendono, scendono regolarmente .

E’ ovvio che al Gasdaq i prezzi non si fermano : ne’ per eccesso di ribasso, ne’ per eccesso di rialzo, altrimenti non si potrebbe verificare l’alchimia.

Questa – per alcuni, esaltante pratica ai limiti dell’inesplicabile – e’ ormai registrata in diverse pubblicazioni ed esiste gia’ una piccola storia e una hit parade dei first day jump , cioe’ dei salti di valore nel primo giorno.

Tutto comincera’ a novembre del 1995. In quel periodo una societa’ che stiamo costruendo, che forse si chiamera’ Secure Digital , diventera’ il primo titolo della storia che guadagnera’ piu’ del 200% in un giorno.

Da quel giorno le performance si susseguiranno incessantemente e nel Guinnes dei primati compariranno nomi di societa’ che faranno la storia delle reti digitali e del Gasdaq .

Ma torniamo ora agli Underwriter e alla legge ufficiosa che impedisce di vendere nel primo giorno, quando cioe’ si verificano i salti di valore . Innanzitutto non tutti sottostanno a questa legge , alcuni avranno facolta’ di agire in deroga e non finiranno nemmeno nella lista nera . E inoltre, gli Underwriters e il Lead manager, non collocheranno sul mercato tutto il quantitativo di azioni in loro possesso, ma solo quantita’ molto controllabili . Di fatto l’underwriter controllera’ sia la prima offerta , che la prima domanda e – in parte – anche l’andamento della compravendita successiva . Cioe’ , informalmente, controllera’ il prezzo . Quando, questo prezzo salira’ vertiginosamente, l’Underwriter , che non ha collocato sul mercato tutte le azioni disponibili , si ritrovera’ a possedere una grande quantita’ di valore , talvolta relativamente immensa per gli standard tradizionali.

Per esempio: l’ipotesi e’ di collocare societa’ con un valore medio iniziale pari a 300 milioni di dollari di azioni . Se il Lead Manager trattiene 100 milioni di dollari di azioni per se’, e se il titolo , nel primo giorno acquista il 100% , a fine serata ci sara’ una Banca che disporra’ di 100 milioni di dollari in piu’ . Se moltiplichiamo questa eventualita’ per tutti i casi in cui si potra’ verificare otteniamo una cifra da capogiro . Tali cifre saranno gestite da un cartello di banche , che come abbiamo visto , sono quelle per le quali lavoriamo e che sono le stesse erogatrici di prestiti strategici. Al dunque noi dovremo , con quei soldi, aprire linee di credito a favore di persone o societa’ che ci verranno comunicate, comprare i governi e normalizzare il Pianeta . Buon lavoro .

P.S. Siete pregati di distruggere il floppy disk e di cancellare il file dopo averlo visionato .” FINE DEL MESSAGGIO

Hiroshi studio’ ben bene il testo e verifico’ se le affermazioni in esso contenute corrispondevano alla realta’ . Era vero, era tutto vero ! Qualcuno aveva inventato il modo per creare valore di scambio che si poteva tradurre in denaro . Ma questo denaro dove veniva investito ?

Continuava ad aumentare la pollution , la fame nel mondo non dava veri segnali di regressione, aumentava il gap tra poveri e ricchi .

Hiroshi era nato in un’antica famiglia, una famiglia che nel corso dei secoli aveva fornito molti Shoten scelti tra gli appartenenti di sesso maschile e molte Nai-Shoten scelte tra le donne della dinastia. Erano costoro sacerdoti che avevano avuto il compito di assistere l’Imperatore durante l’esecuzione dei riti shintoisti. Hiroshi ricordava i loro ritratti ben allineati nella galleria di famiglia , ricordava l’espressione beata dei loro volti.

Nel corso della sua giovinezza aveva studiato lo shintoismo Koshitsu nel quale si esaltavano la continuita’ dello Stato, la felicita’ del Popolo e la Pace Mondiale .

Negli anni 60 aveva contestato queste tradizioni, aveva rigettato con estrema semplicita’ e con una certa dose di conformismo tutto cio’ che gli era apparso arcaico e ormai privo di significato.

Con l’andare del tempo pero’, da quando era tornato in Giappone e aveva avuto figli, aveva rivalutato i valori fondamentali e sapeva bene che ogni atto umano che mette a repentaglio l’esistenza di una comunita’ era Kunitsu Tsumi : un peccato molto grave . Sapeva anche che nella vita la cosa piu’ importante e’ VIVERE … sapeva che non soltanto samurai , contadini, artigiani e commercianti , ma anche bonzi e sacerdoti shintoisti , pur obbedendo al Dio della frugalita’, devono accumulare denaro . Sapeva , perche’ glielo avevano ripetuto all’infinito , che : “padre e madre danno la vita, il denaro la preserva “

Ora pero’ , creare molto valore di scambio e metterlo a disposizione per gli intenti richiesti dalla squadra , era Kunitsu Tsumi ? Non seppe darsi una risposta immediata ma si ripromise di non farsi travolgere dall’avidita’ e di non cadere nell’oblio.

Non ostante tutti questi dubbi , segui’ diligentemente le istruzioni e distrusse il floppy disk.

Trascorsero le stagioni. Si accumularono i bilanci e i rendiconti trimestrali. Al vertice del potere politico planetario si avvicendarono democratici e repubblicani, filo progressisti e filo conservatori, ma nulla cambio’ nella finanza globale .

Puntualmente verso la meta’ del 1995 comincio’ ad avverarsi la profezia di Andy Gung che nel frattempo era diventato uno dei piu’ potenti banchieri della Terra. Il mondo sembrava impazzito. Le quantita’ di valore di scambio alle quali erano abituati gli operatori internazionali si moltiplicavano esponenzialmente. Agenti di occulti potentati riuscivano a duplicare masse finanziarie in pochi giorni. Le banche mettevano a loro disposizione delle linee di credito fondate sulle masse di denaro virtuali create nelle Borse e gli agenti trasformavano queste linee di credito in prestiti alle nazioni. Qualsiasi progetto in linea con la normalizzazione veniva finanziato .

C’erano, senza dubbio, degli incidenti di percorso. Tra questi il Messico che deflagro’ rischiando di bloccare la grande macchina della Fiducia . Ma intervenne prontamente il Governatore del Denaro e manovrando sui tassi riusci’ a limitare i danni. Il gioco ricomincio’. Il Messico venne ‘comunque’ normalizzato.

Dopo un paio d’anni scoppiarono alcuni mercati asiatici. Economie inventate per normalizzare paesi strategici nell’Area del Pacifico rischiarono di crollare in poche settimane . L’onda d’urto colpi’ anche il Giappone e Hiroshi dovette assistere ad alcuni suicidi. Due suoi amici d’infanzia si tolsero la vita a causa di crak finanziarii.

In ogni caso Gasdaq si gonfiava. Ogni giorno venivano quotati decine di nuovi titoli e la grande maggioranza era di natura digitale. Alcuni settori dell’economia tradizionale erano ridotti a maneggiare porzioni sempre minori della ricchezza planetaria. I trasporti, l’industria automobilistica, l’energia, l’intero comparto alimentare soffrivano. Si coniarono due nuovi termini : old economy , riferito alle merci e alle attivita’ in cui si muovevano atomi pesanti e new economy riferito alle merci e alle attivita’ collegate al mondo digitale nel quale si muovevano quasi esclusivamente bit. Tutto andava per il meglio per i membri della squadra di Andy .

Ogni giorno Andy riceveva un paio di telefonate su linee molto riservate. Contrattava l’andamento dei tassi e assicurava l’apertura di linee di credito a disposizione del potere politico, militare e mercantile. Il mondo si andava normalizzando anche mediante piccole – si fa per dire – guerre locali, che venivano promosse e combattute grazie e soprattutto allo sviluppo delle armi comandate da computers e delle reti digitali. I leaders dissidenti venivano costretti alle elezioni e dovevano confrontarsi con nuovi leaders favorevoli al liberismo integralista e ai suoi agenti . I nuovi leaders venivano finanziati con le masse di denaro prodotte al Gasdaq e in gran parte trattenute nella casse delle Banche che li reinvestivano accuratamente generando altro denaro .

Vesro la fine del secolo i sovietici non esistevano piu’, gli islamici erano molto inquieti ma attendevano gli eventi ed erano comunque rappresentati da alcune famiglie che erano entrate nel gioco, i cinesi studiavano il modo per adeguarsi e progettavano l’ingresso nella World Trade Organisation , i paesi in via di sviluppo votavano a favore di qualsiasi follia nelle assemblee planetarie, semplicemente in cambio dell’accesso agevolato alla telefonia. I giap pero’ soffrivano, la loro economia era sballottolata in su’ e in giu’ e Hiroshi assisteva con dispiacere a quanto accadeva. Era impotente , ma sempre piu’ convinto che l’azione della squadra fosse Kunitsu – Tsumi .

Una tribu’ occidentale dissidente che si rinveniva a pelle di leopardo nelle nazioni del G 7 , gli hackers , tentava scorribande nelle reti che ormai si erano saldate in un’unica grande maglia planetaria detta Internet .

Passarono ancora altri anni e nel 1999 , dieci anni dopo il loro incontro , a trent’anni dallo sbarco sulla Luna , l’indice del Gasdaq era alle stelle.
Il suo andamento nel corso degli anni era stato trionfale. Qualche titolo aveva guadagnato fino ad un massimo del 600% in un solo giorno.
In Europa, gli imprenditori che avevano rapporti con la squadra si davano un gran da fare per inventare societa’ da’collocare nelle borse equivalenti al Gasdaq . Qualcuno ramazzo’ delle fortune. Internet trionfava . I gestori ufficiali della rete erano ormai in grado di comprare a man bassa storiche societa’ che nel corso di 80 anni di profitti avevano raggiunto un decimo del valore che le societa’ di prodotti digitali avevano raggiunto in 10 anni . Un caso per tutti che divenne oggetto di studio in molte Universita’ fu la “fusione” AOL-Time Warner.

Un giorno pero’ il maggiore magnate dell’industria digitale venne accusato di monopolio e la sua societa’ venne minacciata di essere fatta a pezzi come gia’ era accaduto alle grandi societa’ telefoniche in Usa . Questo era un brutto segno.

Hiroshi non riceveva piu’ floppy disks ma e-mail criptate e un pomeriggio di fine dicembre , reduce da una visita al tempio, lesse l’ultima in arrivo da Andy :

“ Abbiamo dei problemi. La squadra preposta a generare la Fiducia e’ molto nervosa ; il Potere Politico planetario e’ stanco di contrattare con noi , siamo a ridosso del cambio di guardia nella nazione piu’ influente del Pianeta ; quelli della Old Economy hanno paura e stanno cercando un’alleanza con i petrolieri; soprattutto c’e’ un’infiltrazione incontrollata all’interno del Gasdaq , e’ gestita dalla squadra di Biogenetica. Comunque ti auguro un Felice 2000 “

Il nuovo millennio debutto’ senza infamia e senza lode , ma quel suo primo inverno era inquieto.

E giunse il 9. 3. 2000.

Quel giorno l’indice Gasdaq era al suo massimo storico. In serata la squadra preposta alla creazione della Fiducia Planetaria, controvoglia, dovette diffondere la brutta notizia : “ I due premiers delle nazioni piu’ favorevoli al liberismo integralista affermano congiuntamente che bisogna rivedere le norme che regolano i brevetti di pezzi del DNA “

Un colpaccio per la zona biogenetica del Gasdaq. L’indice s’incrino’ di qualche punto . Passo’ qualche altro giorno e i petrolieri ridussero, senza un vero motivo apparente , il prezzo del barile di greggio . Cio’ forni’ alla Old Economy l’arma per attaccare il Commercio Elettronico .

“ Se cala il costo del petrolio – si scrisse – cala anche il costo per distribuire le merci … quindi – con un volo ardito si raggiunse questa conclusione – il Commercio Elettronico non e’ veramente competitivo“

Fu un altro colpo duro per Gasdaq , stavolta nel cuore della Digital Economy . Sembro’ il “la” atteso . Un coro di analisti comincio’ a parlare di bolla speculativa , di inversione di tendenza della new economy . Da ogni parte del pianeta arrivarono ordini di vendita incontrollati .

Nella sua stanza Andy si aggirava come un giaguaro in gabbia .

“Chiama Ofer Uzrad a Tel Aviv – disse a John Gillmore che lo aveva raggiunto – ci deve spiegare perche’ le Banche controllate dalle famiglie ebraiche stanno mollando. C’e’ il rischio di un nuovo ottobre nero , come nel 1987 “

“ Mi dispiace Andy – gli rispose Ofer – non ci fidiamo degli arabi . Aspettiamo le prossime presidenziali Usa. Vediamo che tipo di mediazione sulla questione palestinese verra’ proposta dal Governo planetario . Ti ricordi , te l’avevo detto al Grafton dieci anni fa , questa storia della bit economy , oggi della dot.com o come volete chiamarla, presupponeva una stabilita’ che adesso e’ in discussione. Che dicono le altre squadre Andy ? “

“ Non capisco Ofer , non si capisce piu’ niente , la salita vertiginosa dei titoli biotech ha sconvolto il sistema – fece una pausa – sei sicuro di questa linea ? … possiamo parlare tranquillamente ? “

“ Si’ , credo di si’ Andy … pero’ hai visto, anche le telefoniche sono fuori dal controllo, le stanno massacrando. C’e’ un avvicendamento ai vertici, nessuno ci garantisce piu’ la riservatezza. Credo che sia in corso un’azione da parte dei Militari, si sentono indeboliti a causa della gran massa di informazioni circolanti . Stanno rafforzando il controllo sulle comunicazioni audio e dati che transitano dai satelliti “

“Hai ragione – disse Andy – passiamo alle e-mail criptate , e’ piu’ sicuro , vorrei aprire una chat con tutti , sembra che Hiroshi abbia una teoria . Accendi il computer domani verso le 12, Los Angeles time “

“OK”

L’indomani alle 12 erano tutti on line . Come squali nel loro mare.

Cominciarono i resoconti degli europei. L’Euro contro il dollaro andava malissimo , ma andava ancora peggio l’indice di tutte le nuove Borse modello Gasdaq che si erano aperte negli ultimi mesi in Europa . Insomma gli europei erano ininfluenti. C’era stato qualche bel colpo alle IPO , erano riusciti a far funzionare anche Milano , tradizionalmente arretrata , ma poi … il collasso.

Da Honk Kong il resoconto fu piu’ o meno uguale . L’ingresso della Cina nella New Economy era rallentato da diverse questioni : intanto c’era un enorme problema di alfabeto e poi le scaramucce con Taiwan. Ma soprattutto i molti governi controllati dai militari in Asia “remavano contro” per impedire ai dissenzienti di comunicare fra loro grazie a Internet. E infine, gran parte dell’Islam considerava i testi e le immagini accessibili via internet quale un attentato alle tradizioni e un affronto continuo al Corano.

Cio’ forni’ a Ofer un ulteriore elemento per ribadire le sue tesi .

“C’e’ un problema di stabilita’ planetaria . Alcuni poteri locali sono fuori controllo “ – ricordo’ ancora una volta .

Alla fine fu la volta di Hiroshi .

“ Ho sofferto molto in questi anni – scriveva il giapponese – l’economia del mio paese e’ stata fatta a brandelli . Dal 1991 siamo in piena stagnazione. Fino a qualche tempo fa credevamo che fosse un problema domestico … ma io e altri siamo ormai sicuri che ci sono profonde implicazioni di natura globale. Ho riflettuto molto sui valori ai quali si ispira l’attivita’ delle squadre. Non mi convincono.
Manca l’etica, manca la salvaguardia degli oppressi … forse le nostre squadre non sono degne di gestire la leadership planetaria … in pochi mesi sono evaporati trilioni di dollari e non certo quelli delle nostre banche che avevano cominciato a ritirare gli investimenti prima del disastro … abbiamo bruciato i risparmi di milioni e milioni di piccoli investitori creando un danno incomparabile nella Storia. Abbiamo cambiato il mondo , si’, ma in peggio …“

“ Vai al sodo – intervenne Andy – hai detto che hai una teoria che giustifica quanto sta accadendo “

“ Si’ – scrisse Hiroshi – ho anche dei brandelli di informazione , credo che i capi di governo abbiano fatto un accordo con i capi delle grandi religioni. Le grandi religioni non vogliono che si brevetti il DNA , che si brevetti la Vita … hanno minacciato di riorganizzare il Consenso su scala planetaria e i politici hanno agito di conseguenza. Cosi’ si e’ aperta la falla e nella falla si sono gettati tutti quelli che minacciavano di essere esclusi dalla Festa .com “

“Dobbiamo aggiornarci allora. E’ sempre la stessa partita : le anime e i corpi, l’individualismo e il collettivismo … il patrimonio comune e il capitale privato . Stronzate, ma talvolta influenti … Che ne dite ragazzi ? “

Segui’ un giro di interventi scritti da parte di ognuno . In gran parte concordavano con le affermazioni di Hiroshi. Bisognava aspettare una nuova stagione.

In fin dei conti i mercanti erano mercanti, i militari erano militari e i brahmini restavano brahmini .

Il primo atto del nuovo capo della nazione piu’ potente del mondo fu ritirare tutte le sovvenzioni governative che venivano usate a favore delle pratiche abortive.

Hiroshi Ekko si suicido’ dopo qualche giorno. In un necrologio il maggior quotidiano di Tokyo riportava il fatto che “vicino al corpo del noto banchiere era stata ritrovata una copia del saggio sul suicidio e l’immortalita’ dell’anima scritto nel 1783 da David Hume.”

Venne sostituito nella squadra con il rampollo di una reale famiglia araba. Gasdaq perse il 70% del suo valore complessivo e dopo un anno e mezzo fu l’11 settembre del 2001.


SEGNALIAMO