ALLARME ROSSO…ARRIVA IL NATALE!

Tutti aspettiamo il Santo Natale con molta gioia. Ci dà l’occasione di riunire tutta la famiglia, di scambiarsi abbracci e doni, di chiacchierare festosi intorno ad una bella tavola imbandita e luccicante.

Non sarò molto originale, ma sento il dovere di ricordare a tutti noi che l’arrivo delle festività natalizie è quasi sempre un vulnus per la salute di molti e che alcune persone, già al limite, potrebbero facilmente entrare in uno stato patologico senza accorgersene.

La domanda è sempre la stessa, come pure la risposta. Si può mangiare sano anche durante le festività natalizie? Sì, se facciamo attenzione a poche regole di comportamento.

I nutrizionisti sono tutti concordi sulla necessità di avere un rapporto sereno con il cibo al fine di raggiungere uno stile di vita salutare. Per questo, anche a Natale dovremmo mantenere le buone abitudini di tutti gli altri giorni dell’anno come: ridurre le porzioni, consumare più cereali integrali, fare uso di legumi e ortaggi; ridurre il consumo di zucchero, di sale e grassi di origine animale. Per riuscire nell’impresa ci sono pochi semplici suggerimenti che potreste, anzi dovreste assolutamente seguire.

Iniziamo dal primo passo: la spesa. Prima di tutto evitiamo di fare la spesa se siamo stanchi e affamati, compreremmo di tutto, anche cibi non esattamente salutari. Meglio andare al supermercato nel primo pomeriggio, “già mangiati”, come dicevamo da ragazzi quando ci davamo appuntamento per andare a divertirci.

Un suggerimento di carattere generale ma che facilita il cammino verso una dieta sana, è quello di abituarsi ad un gusto meno dolce. Non è così difficile se, pian piano, riduciamo la nostra abituale dose di zucchero, evitiamo le bevande dolci e scegliamo preparati il cui sapore dolce deriva da frutta secca o uva sultanina, sciroppo d’acero o zucchero di canna e tanti altri prodotti.

Sostituiamo la farina 0 e 00 con quella di tipo 2, farina integrale, o con quella di ceci e di mandorle.

Sostituiamo il burro con l’olio extravergine d’oliva; ricordiamoci sempre che salse e intingoli sono ricchi di “calorie nascoste” e che i grassi e gli zuccheri rallentano la digestione.

Mastichiamo lentamente, così da poter gustare meglio il cibo ed evitare eventuali disturbi digestivi, pensate ne soffre circa 1 italiano su 3. Meglio chiacchierare e godersi la compagnia tra una portata e l’altra, senza fretta.

Alcune persone pensano di poter risolvere il problema “feste natalizie” imponendosi una sorta di digiuno nel periodo che precede le festività, nulla di più sbagliato. Non solo non è salutare ma è controproducente. Il digiuno forzato, infatti, non farà che amplificare gli attacchi di fame rendendoci ancora più ingordi al momento di andare a tavola. Meglio invece abituarsi a pasti leggeri e porzioni ridotte.

Equilibrio e buon senso devono essere i fari che illuminano il nostro Natale se vogliamo evitare conseguenze sul peso o anche l’insorgere col tempo di patologie molto serie come il diabete e l’obesità. Per fortuna, più che l’eccesso isolato di cibo è dannoso quello continuo ovvero le abitudini alimentari che si seguono durante il resto dell’anno.

Ma non tutto è sacrificio. Ci sono alcuni cibi caratteristici delle festività natalizie ricchi di proprietà positive, vediamo quali.

Sicuramente la frutta secca (noci, nocciole, mandorle e pistacchi), benefica per la salute e per la linea. È un alimento ricco di acidi grassi essenziali, quelli “buoni” per intenderci, che contrastano l’aumento del colesterolo nel sangue. Inoltre, i grassi e le fibre contenute nella frutta secca calmano la fame dando un senso di sazietà e facilitando la regolarità intestinale. È ricca di minerali come ad es. il magnesio, che produce un effetto rilassante e anti-stress.

Ma c’è di più, la frutta secca ha un effetto benefico anche sulla glicemia e, per questo, è indicata per chi soffre di iperglicemia e diabete di tipo 21.

Poi c’è il Salmone, tipico cibo natalizio. Se consumato fresco, ha un elevato contenuto proteico e di grassi essenziali. Omega 3, per la precisione l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA) che proteggono il cuore e le arterie. Questi acidi fanno bene anche alla salute del cervello prevenendo le malattie neurodegenerative.

Al contrario, il salmone affumicato è molto salato e dunque va consumato in piccole quantità.

Zenzero e Cannella sono altri due cibi dalle importanti proprietà per la salute. A Natale si utilizzano molto per cucinare dolci e preparare infusi corroboranti.

Lo zenzero è una radice dalle proprietà antiossidanti, antivirali e protettive della mucosa gastrica dovute al gingerolo, oltre ad alcuni studi sulla sua capacità di facilitare una sana regolazione del glucosio per i diabetici.2,3,4

Anche la cannella, oltre a proprietà antibatteriche e antiossidanti, secondo alcune ricerche contribuirebbe a regolare la glicemia postprandiale e studi recenti ne hanno mostrato gli effetti benefici su pazienti diabetici.5,6

E poi c’è uno dei più antichi ed esotici simboli delle festività natalizie: il Dattero. È un cibo quasi privo di grassi, ottimo per mantenere la linea. È ricchissimo di vitamine, soprattutto C e A, ha un buon contenuto di ferro, potassio e altri minerali e rappresenta l’alimento perfetto per chi necessita di una spinta energetica istantanea. La presenza di fibre, poi, lo rende adatto a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. E forse non tutti sanno che i datteri hanno anche proprietà antinfiammatorie e proteggono le vie respiratorie.

Come vedete non ci si deve privare proprio di tutto, l’importante è mantenere alta l’attenzione e fare uso di determinati ingredienti “buoni” come l’olio extravergine di oliva evitando il più possibile quelli dannosi per la salute come i grassi animali e gli zuccheri semplici.

E se l’Epifania tutte le feste si porta via, è bene ricordare di non consumare tutto quello che si trova nella calza della Befana. Caramelle, torroni, cioccolatini è meglio distribuirli tra amici e familiari o magari donarli a comunità parrocchiali o alla Caritas. Mai lasciarli disponibili in casa soprattutto per una buona educazione alimentare dei bambini.

Le feste natalizie, si sa, iniziano ben prima del giorno di Natale e si trascinano per molto tempo dopo la loro fine.

Dovrebbero essere un’eccezione, non la regola e non è affatto da escludere la possibilità che, in questo lungo periodo di tempo, nascano pessime abitudini alimentari che possono trasformarsi rapidamente in cattive abitudini difficili da sradicare divenendo il punto di partenza per l’aumento di peso negli adulti ma ancor di più nei bambini.

Già solo per questo sarebbe bene imporsi di resistere ai dolci natalizi il più possibile e limitarne il consumo ai soli giorni di festa.

Molto importante è anche ricordarsi di fare un po’ di moto. Per i pigri come me basteranno le passeggiate post prandiali, meglio sarebbe anche qualche corsetta o lunghe passeggiate mattutine.

Ancora un ultimo consiglio, a festività trascorse, per favore resistere strenuamente alla tentazione degli sconti al supermercato e, se avete ricevuto in regalo molte confezioni di pandoro e panettone, per autolimitarsi vale la stessa regola della calza della Befana.

Concludo con una curiosità sul Panettone simbolo del Natale per tutti gli italiani.

La leggenda vuole che presso la corte di Ludovico Maria Sforza un nobile milanese, tal Ughetto degli Antellari, finse di essere un garzone presso un fornaio di nome Toni, per riuscire a conquistarne la figlia Adalgisa. Fu così che preparò un “pane dolce” ricco di uvetta e scorzette candite di arancia e cedro. Il dolce ebbe un grande successo e fu inizialmente chiamato “il pan de Toni” e, nel tempo, conquistò un posto d’onore sulle tavole natalizie ovunque nel mondo col nome di Panettone.

  1. Maria Lapuente, Ramon Estruch, et al – Relation of Fruits and Vegetables with Major Cardiometabolic Risk Factors, Markers of Oxidation, and InflammationNutrients 2019, 11, 2381; doi:10.3390/nu11102381
  2. Son MJ, Miura Y, Yagasaki K, Mechanisms for antidiabetic effect of gingerol in cultured cells and obese diabetic model mice, in Cytotechnology, vol. 67, n. 4, agosto 2015, pp. 641-52, DOI:10.1007/s10616-014-9730-3PMC 4474985PMID 24794903.
  3. Tamrakar AK, Singh AB, Srivastava AK, db/+ Mice as an alternate model in antidiabetic drug discovery research, in Archives of Medical Research, vol. 40, n. 2, febbraio 2009, pp. 73-8, DOI:10.1016/j.arcmed.2008.12.001PMID 19237015.
  4. El-Bassossy HM, Elberry AA, Ghareib SA, Azhar A, Banjar ZM, Watson ML, Cardioprotection by 6-gingerol in diabetic rats, in Biochemical and Biophysical Research Communications, vol. 477, n. 4, settembre 2016, pp. 908-914,
  5. Ranasinghe, R. Jayawardana; P. Galappaththy; GR. Constantine; N. de Vas Gunawardana; P. Katulanda, Efficacy and safety of ‘true’ cinnamon (Cinnamomum zeylanicum) as a pharmaceutical agent in diabetes: a systematic review and meta-analysis., in Diabet Med, vol. 29, n. 12, dicembre 2012, pp. 1480-92, DOI:10.1111/j.1464-5491.2012.03718.xPMID 22671971.
  6. Allen RW, Schwartzman E, Baker WL, Coleman CI, Phung OJ, Cinnamon use in type 2 diabetes: an updated systematic review and meta-analysis., in Ann Fam Med, vol. 11, n. 5, 2013, pp. 452-9, DOI:10.1370/afm.1517PMC PMC3767714PMID 24019277.