REDAZIONE POLIS – UTOPIE
Castrovillari è un comune calabrese della provincia di Cosenza ai piedi del Pollino e a metà tra due mari, Ionio e Tirreno. A Castrovillari da dieci anni si tiene “Radure, invito a teatro”, un festival “contenitore” in cui oltre alla cultura si parla anche dell’attualità e di come cambia il mondo.
Il Teatro, nell’idea degli organizzatori del festival, è il luogo in cui la cultura diventa fruibile ed agisce per la comunità, in tutti i suoi linguaggi.
Tra i vari appuntamenti nel cartellone del festival “Radure, invito a teatro” a Castrovillari si è tenuto un dibattito sulla intelligenza artificiale con Sergio Bellucci, giornalista e divulgatore scientifico, esperto di tecnologia e di transizione verso il mondo digitale.
Il dialogo tra l’autore e Maria Cappelli parte dalla Chat GPTI, passa al lavoro e arriva al linguaggio, cioè all’epistemologia.
“L’intelligenza artificiale invade tutti gli ambiti della nostra vita da anni. Da qualche mese però è emerso un fatto nuovo: è stata distribuita a tutti la prima intelligenza artificiale generativa”. La Chat GPTI ci racconta Bellucci segna un ulteriore punto di rottura: “l’IA può essere interrogata con un linguaggio naturale e fornisce riposte con lo stesso linguaggio naturale. In pratica la macchina interloquisce con l’umano come se fosse un umano”.
Questo fatto decisamente nuovo rimette al centro del discorso proprio il tema del linguaggio. “La forma del calcolo è basata sulla statistica del linguaggio. Oggi abbiamo un ibrido tra modello matematico e modello linguistico che interroga e indaga il mondo.
Se lo si piega alla biotecnologia emerge che stiamo costruendo una forma epistemica del tutto nuova. In se il modello linguistico e matematico assieme è una innovazione enorme”.
Il punto è come la macchina si inserisce nelle strutture sociali.
Lo fa nel lavoro: “la macchina moltiplica la capacita del fare e la sua capacita produttiva, se riduciamo l’occupazione mettiamo in discussione gli equilibri sociali”.
E lo fa in generale nell’epistemologia, “sicuramente il lavoro è un linguaggio, ma forse anche il linguaggio è un lavoro”
L’edizione di quest’anno è un’omaggio a Massimo Troisi per i 70 anni della sua nascita, tra le iniziative la mostra fotografica “Scatti di vite in scena “a cura di Antonello Parrilla, e alla proiezione di film e documentari, tra cui il celebre “un taxi a due piazze” di Ray Cooney.
“Radure – Invito al Teatro”, dell’Associazione Teatrale Aprustum di Castrovillari è sostenuta dal Comune di Castrovillari e dell’Ente Parco del Pollino.
Gli eventi proseguiranno fino al prossimo 10 dicembre.

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