CARI AMICI E AMICHE

LETTERA DI FABRIZIO MANGONI

Care amiche e amici

Scrivo questa letterina in un momento in cui la salute mi fa nutrire un po’ di speranze. Sarebbe stato difficile altrimenti. Ho sempre amato raccontare e la fine è l’unica cosa che non possiamo raccontare. Quindi ho deciso di raccontarmi un dopo.

Posso dire di avere attraversato la vita con allegria e leggerezza.

Quanto ci siamo divertiti! Ma quanto veramente! Con ognuno di voi posso ricordare momenti di intensa gioia. Momenti di amicizia e di lavoro si sono sempre intrecciati.
Certo non sono mancati i momenti dolorosi: chi se ne è andato prima, lasciandoci il loro vuoto, le sofferenze, le difficoltà. Ma posso dirvi che mi sono risparmiato i dolori inutili: quelli legati al mito del successo, della carriera, dei riconoscimenti pubblici.
Se c’è un senso della mia vita è proprio questo, l’avere privilegiato i processi sui fini, utilizzare le occasioni del lavoro per stringere amicizie e conoscere pezzi del mondo.

Questo è il messaggio che vi lascio sul senso della mia vita. Non mi dispiace qualche lacrimuccia, ma adesso tirate un respiro e dedicatemi un bel sorriso.
Poi siccome vi mancherò, ma anche voi mi mancherete certamente, vi chiedo ogni tanto di ricordare qualche episodio comune.
Sarà il mio modo di stare ancora un po’ insieme. Caterina, amore mio, ci siamo già detto tutto. So che saprai conservare lo scrigno Fabbricate, con i suoi tesori.

Un bacio a tutti

Fabrizio, vostro amico del cuore.


UN RICORDO DELL’EDITORE