
La memoria è strettamente connessa alla costruzione del futuro. La storia è il terreno in cui affondano le radici di una solida coesione sociale. Il passaggio che stiamo vivendo dall’economia industriale a quella digitale non può essere semplificato con la parola crisi. Questo concetto contiene al suo interno l’idea di una continuità, di un possibile ripristino, della ricerca di un nuovo equilibrio all’interno del sistema dato. Al contrario il passaggio storico che viviamo si configura come una vera e propria rottura sistemica. Una fase di transizione e di metamorfosi che rischia di mettere in grande difficoltà le istituzioni. La “rappresentanza”, che è il caposaldo della democrazia parlamentare, non ha più significato per molti cittadini, che disertano le urne: la democrazia è investita da una grave crisi quando viene meno la partecipazione degli elettori.
Fenomeni nuovi e complessi hanno investito la nostra società: l’invecchiamento della popolazione, i nuovi poveri, la fragilità della condizione giovanile, la finanziarizzazione dell’impresa, ed infine la crisi della globalizzazione e la rivoluzione digitale che ha dato accesso a nuove opportunità ma anche corrotto le diverse forme della mediazione politica e culturale.
Su questo inedito contesto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha più volte richiamato l’attenzione dei cittadini e delle istituzioni e quindi l’associazione degli ex parlamentari vuole, con la propria autonoma iniziativa, portare un contributo alla riflessione che, partendo dalle nostre radici, affronti i temi del presente con un programma di attività di studio e di ricerca tra cui il seminario che si terrà il prossimo mercoledì 29 gennaio a Roma, alla Sala dell’Istituto Santa Maria in Aquiro in Piazza Capranica 72.
Un confronto delle idee e tra analisi diverse che si annuncia di particolare interesse, introdotto dalla relazione di Simona Colarizi sulla necessità della storia per capire il presente e dal filosofo Sebastiano Maffettone che interverrà su quella che Edgar Morin indica come la “madre” di tutte le crisi, la crisi del pensiero e la coraggiosa speranza come lotta iniziale per conquistare un mondo nuovo. Angelo Panebianco, Diego Fabbri e Sergio Bellucci interverranno sui temi e i problemi del nostro presente, in Italia e nel mondo, mentre Cesare Mirabelli, ex presidente della Corte Costituzionale, dovrà rispondere all’interrogativo, difronte ai cambiamenti epocali che sono in corso, se la nostra Costituzione vive.
Il nostro direttore Giampaolo Sodano aprirà i lavori con la proiezione di un metaverso per le scuole sulla nascita della nostra Nazione, prodotto con i fondi del PNRR per la cultura dalla società editrice Heraion, mentre sarà compito del Presidente Giuseppe Garganiche concludere i lavori della giornata.
La redazione