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Verso le ‘nomination’ di Biden e Trump nella Corsa alla Casa Bianca

Il netto successo alle primarie del presidente democratico e dell’ex presidente repubblicano

Giampiero Gramaglia ripercorre per Democrazia futura l’ultima intensa e del tutto probabilmente decisiva settimana elettorale oltre oceano di elezioni primarie. Dal voto di domenica 3 marzo a Washington DC sino al Super Martedì 5 marzo dove si è votato in ben quindici Stati, tornata nella quale sono stati assegnati complessivamente oltre un terzo dei delegati alla convention repubblicana. In una prima corrispondenza scritta il 4 marzo l’ex direttore dell’Ansa spiega le ragioni per le quali l’unica sfidante a Trump rimasta ancora in corsa, Nikki Haley, abbia ottenuto il suo primo successo nella Capitale degli Stati Uniti d’America: “Haley vince a Washington, DC”. Segue un secondo pezzo scritto il 5 marzo in cui l’ex direttore dell’Ansa commenta l’attesa decisione della Corte Suprema statunitense sull’eleggibilità del principale candidato repubblicano alla nomination: “Alla vigilia del Super Martedì la Corte Suprema dà via libera a Trump per correre alle primarie. Bocciata la decisione della Corte suprema del Colorado di escluderlo”. Il terzo pezzo, scritto il 6 marzo, “Biden e Trump a gonfie vele, ma non fanno bottino pieno”,  è naturalmente dedicato all’analisi del voto del Super Martedì. Segue un quarto pezzo scritto il 7 marzo dedicato alle conseguenze del voto: “Haley abbandona la corsa alla nomination senza sostenere Trump” questo il titolo dell’articolo in cui Gramaglia nota nell’occhiello come sia “Iniziata la ricerca di conquistare l’elettorato conservatore dell’ex governatrice della South Carolina” e riprende un’analisi del Financial Times dedicata al rebus dell’elettore ‘no-Trump’L’analisi di Gramaglia prosegue l’8 marzo con un quinto commento al discorso pronunciato al Congresso stanotte dal presidente degli Stati Uniti: “Biden fa discorso sullo stato dell’Unione, Trump va in tilt mentre replica”. Riferimento all’esplosione di contatti prodottasi sul social Truth dove il magnate aveva chiosato in diretta la performance del suo successore alla Casa Bianca. Infine il 13 marzo analizzando il voto della vigilia alle primarie in Georgia, in Mississippi, nello Stato di Washington, alle Hawaii e alle Marianne, Gramaglia osserva come con un a settimana d’anticipo sul mini Super Martedì del 19 marzo “Biden e Trump raggiungono la sicurezza aritmetica per la nomination”.