Cronaca a caldo e foto di un evento destinato a pesare sulla campagna elettorale1
Quattordici/A Hermes Storie di geopolitica – Mondo
Giampiero Gramaglia
Giornalista,
co-fondatore di Democrazia futura, già corrispondente a Washington e a Bruxelles
Trump ferito in attentato, un morto, sparatore ucciso Così Gramaglia – in una cronaca a caldo – fotografa un evento destinato a pesare sulla campagna elettorale per le presidenziali di novembre. In cui alcune istantanee e alcuni gesti probabilmente incidono probabilmente più di tanti discorsi e di tante promesse al vento.
Spari contro Trump, ieri sera, poco dopo le 18.00 locali, la mezzanotte italiana, durante un comizio a Butler in Pennsylvania. L’ex presidente è rimasto leggermente ferito a un orecchio, una persona è stata uccisa e due altre sono gravemente ferite. Lo sparatore è stato abbattuto dall’Fbi, che aveva cecchini appostati sul tetto di un edificio adiacente al comizio: è un bianco della Pennsylvania, Thomas Matthew Crooks, 2 anni, di Bethel Park, che non aveva con sé documenti e che si era installato su un tetto a circa 150 metri dal palco. Se ne ignorano al momento le motivazioni.
Donald Trump is surrounded by U.S. Secret Service agents at a campaign rally on Saturday.
Gli attimi di terrore vissuti a Butler richiamano alla mente altri momenti tragici della storia Usa, come gli assassini del presidente John F. Kennedy, nel 1963, a Dallas, e del fratello Robert, candidato alla nomination democratica, nel 1968, a Los Angeles, e l’attentato contro Ronald Reagan nel 1981 a Washington.
L’episodio sporca di sangue una campagna elettorale fortemente polarizzata. Fonti repubblicane ne addebitano la responsabilità alla retorica anti-Trump democratica. Il presidente Joe Biden ha subito condannato il gesto e ha detto che “non c’è posto per la violenza negli Stati Uniti”, come hanno fatto altri esponenti democratici, a partire dall’ex presidente Barack Obama.
Biden ha anche telefonato al rivale per accertarsi delle sue condizioni ed esprimergli solidarietà, rivolgendosi a lui come ‘Donald’: era la prima volta dal 2020 che i due si parlavano direttamente. Tutti i commenti esprimono condoglianze ai familiari della vittima e vicinanza a quelli dei feriti.
Trump, che non ha mai perso conoscenza ed è stato brevemente ricoverato in un ospedale locale, prima di rientrare nella sua residenza di Bedminster nel New Jersey, ha confermato la volontà d’essere presente alla convention repubblicana, che si apre domani a Milwaukee nel Wisconsin e che lo deve proclamare candidato repubblicano alla Casa Bianca per Usa 2024. “E’ incredibile che un atto del genere avvenga negli Usa”, commenta e racconta sul suo social Truth: “Mi hanno sparato un proiettile che mi ha perforato la parte superiore dell’orecchio destro”,
Le misure di sicurezza per la convention sono già state riviste, così come quelle per Biden, oltre che per Trump. La stampa conservatrice e tendenzialmente cospirazionista s’interroga sul perché l’attentato non sia stato prevenuto. Ci sarà un’inchiesta promossa dalla maggioranza repubblicana alla Camera.
La cronaca e la scena
A photo showing what appears to be a projectile passing by Trump during the rally. Doug Mills/The New York Times
Tutto è accaduto repentinamente. Erano trascorsi circa 15 minuti dall’inizio del comizio a Butler e l’ex presidente stava parlando dell’ondata di migranti che hanno “invaso” gli Stati Uniti. Si sentono gli spari – otto, pare -. Il magnate si porta la mano all’orecchio destro e si ripara dietro il leggio, agenti del Secret Service lo coprono a terra. Alle sue spalle la gente urla e s’abbassa a schivare i colpi. Poi l’ex presidente si rialza, sempre circondato dagli agenti, alza il pugno verso la folla e grida: “Fight!, Fight!, Fight!”, “Lottare!, Lottare!, Lottare!”. ‘Usa!, Usa!. Usa!”, gli fanno eco i fan. L’orecchio sanguina e schizzi di sangue sono sul volto, la camicia è sbottonata.
Il Secret Service lo carica dentro al Suv blindato con cui si sposta e poi all’ospedale più vicino, dove viene visitato e medicato. Circa mezz’ora dopo, il portavoce della campagna Steven Cheung fa sapere: Trump “sta bene e ringrazia le forze dell’ordine e i primi soccorritori per la loro rapida azione dopo questo atto atroce”.
Secondo la Cnn, la protezione dell’ex presidente era stata recentemente rinforzata. Il comizio si svolgeva in una ‘farm show’, i tiratori scelti erano appostati sul tetto di un fienile.
Trump is assisted offstage. (Jabin Botsford/The Post)
La presenza dell’attentatore su un tetto a circa 150 metri dal palco del comizio, ma fuori dall’area cui l’accesso era controllato, era stata segnalata ad agenti di sicurezza presenti da alcune persone, ma non c’è stato il tempo per intervenire. Lo sparatore indossava una mimetica e ha usato un fucile tipo AR/15, circostanza confermata dal procuratore di Butler, Richard Goldinger. Era registrato come elettore repubblicano, ma aveva recentemente fatto donazioni ai democratici nel quadro di Usa 2024.
L’Fbi, che ha assunto la direzione delle indagini, considera l’episodio “un tentativo di assassinare” Trump e chiede l’aiuto di testimoni e di quanti conoscevano l’attentatore per accertarne il movente. L’ipotesi che gli sparatori possano essere stati due, avanzata a un certo punto, non trova, al momento, conferma.
L’inchiesta è per omicidio e tentato omicidio. Secondo fonti degli inquirenti, è stato il più serio tentativo d’assassinare un presidente degli Stati Uniti dal 1982, cioè dall’attentato a Reagan.
Usa 2024: attentato a Trump, le reazioni politiche interne e internazionali
Immediata e unanime la condanna dell’attacco, a partire dal presidente Biden. “Sono grato di sapere che Trump è salvo e sta bene. Prego per lui, la sua famiglia e per tutti coloro che erano presenti”. Shock e solidarietà sono stati espressi anche dall’ex presidente Obama, dall’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e dal leader dei democratici al Senato Chuck Schumer. L’ex presidente repubblicano George W. Bush ha definito l’attacco “vigliacco”.
Biden, che trascorreva il week-end nel Delaware, è tornato alla Casa Bianca. In Pennsylvania, stavano partecipando a eventi elettorali, al momento dell’attentato, la first lady Jill e la sua vice Kamala Harris. La campagna di Biden ha ritirato, per ora, tutti gli spot che dovevano essere diffusi in Pennsylvania verso Usa 2024.
Uno dei figli del magnate, Donald jr, ha riferito di avere parlato al telefono con il padre, trovandolo “in buona forma”: “Non smetterà mai di combattere per salvare l’America, qualunque cosa la sinistra radicale faccia contro di lui”. La figlia prediletta Ivanka ha scritto su X: “Ti voglio bene, Papà. Prego per te!’.
La solidarietà all’ex presidente è arrivata anche dall’estero. La premier italiana Giorgia Meloni esprime “apprensione”, augura “pronta guarigione” e auspica che i prossimi mesi di campagna “possano vedere prevalere dialogo e responsabilità su odio e violenza”. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è “sconvolto”, quello ungherese Viktor Orban, che ha fatto visita a Trump venerdì a Mar-a-lago, invia “pensieri e preghiere in queste ore buie”.
- Scritto il 14 luglio 2024 per The Watcher Post. Cf. https://www.giampierogramaglia.eu/2024/07/14/usa-2024-113-trump-attentato/. ↩︎
SEGNALIAMO
-
La caccia ai voti negli Stati in bilico, di Giampiero Gramaglia
Le campagne elettorali di Harris e Trump nella seconda decade di ottobre Giampiero Gramaglia Giornalista,co-fondatore…
-
Scriviamo insieme una nuova narrazione sui migranti, di Pier Virgilio Dastoli
Un parere e un invito ad agire contro corrente Pier Virgilio Dastoli Presidente Movimento Europeo…
-
Un caos europeo politicamente preorganizzato dal centro-destra, di Pier Virgilio Dastoli
Verso la formazione della seconda Commissione europea von der Leyen Pier Virgilio Dastoli Presidente Movimento…
-
Brand Italia. L’indice di reputazione di una nazione
STEFANO ROLANDO PER DEMOCRAZIA FUTURA 1.Brand Italia. Quale è oggi il nostro posto in classifica?[1]…
-
Il bastone di Sinwar
Emblema della guerra della connettività mobile1 Michele Mezza Docente di Epidemiologia sociale dei dati e…
-
Il Centro estero del Partito Comunista d’Italia a Parigi, di Salvatore Sechi
Perché Sraffa si rifiutò di consegnare la corrispondenza di Gramsci Salvatore Sechi Docente universitario di…
-
Una farsa classicamente comunista
Per Gramsci e il Comintern a uccidere Matteotti fu la politica dei “capi riformisti” Salvatore…
-
Da cosa dipende la forza del governo di Giorgia Meloni, di Carlo Rognoni
Il governo Meloni ha fatto bene a Meloni. Ma non ha fatto altrettanto bene all’Italia…
-
Il Mondo le rovina intorno, ma l’Europa s’accontenta di fare cabotaggio sui migranti, di Giampiero Gramaglia
Giampiero Gramaglia Giornalista,co-fondatore di Democrazia futura, già corrispondente a Washington e a Bruxelles Con un’insolita…
-
Un risultato poco confortante, di Giulio Ferlazzo Ciano
I risultati del referendum e del primo turno delle elezioni presidenziali in Moldavia Giulio Ferlazzo…
-
Un pioniere degli studi storici sulle forze armate, di Mimmo Franzinelli
La scomparsa di Giorgio Rochat (Pavia 1936 -Torre Pellice 2024) Mimmo Franzinelli, Storico del periodo…
-
Alla ricerca dell’ultimo voto per conquistare i grandi elettori degli Stati in bilico, di Giampiero Gramaglia
Giampiero Gramaglia Giornalista,co-fondatore di Democrazia futura, già corrispondente a Washington e a Bruxelles Secondo florilegio…
-
Luigi Einaudi e il neoliberismo. Un ossimoro?, di Salvatore Sechi
Salvatore Sechi Docente universitario di storia contemporanea Anticipiamo la relazione che il nostro collaboratore, Prof. Salvatore…
-
Forse a un punto di svolta il conflitto in Medio Oriente, di Giampiero Gramaglia
Situazione di stallo in Ucraina mentre a Taiwan crescono le tensioni1 Giampiero Gramaglia Giornalista,co-fondatore di…