Categoria: stefano torossi

  • RAVEL

    RAVEL

    “Non c’è forma propriamente detta, non c’è quasi modulazione, niente sviluppi. Come è possibile che questo brano sia così amato, quando non c’è musica?” Così parlava del suo Bolero Maurice Ravel, che non smise mai di meravigliarsi del successo universale di questa sua composizione, per lui poco più di uno scherzo. Il padre di Maurice […]

  • SERGEJ PROKOFIEV 1891 – 1953

    Eccentrico, arrogante e insofferente verso la scuola, così è descritto dai compagni e dai professori Sergej Prokofiev. Ma bravissimo; tanto è vero che passa l’adolescenza a vincere concorsi di pianoforte a destra e a sinistra. Comincia presto anche lui, sotto la tutela della madre, una discreta pianista dilettante, la quale, convinta del suo talento, a […]

  • GIOVANNI PAISIELLO 1740 – 1816

    GIOVANNI PAISIELLO 1740 – 1816

    …ma nel 1798 anche quelle parti sono sconvolte dalla storia quando il 1 dicembre la Corte salpa precipitosamente verso la Sicilia per sfuggire all’invasione francese. Paisiello rimane, convinto che la sua fama lo proteggerà; infatti il 4 maggio ’99 è nominato Maestro di Cappella della Repubblica Napoletana. Ma dura poco e al ritorno dei Borbone, finisce in castigo fino al 7 luglio 1801.

  • COPPIA BAROCCA

    CARLO FARINA 1600 – 1639 L’anno di nascita è approssimativo, niente si sa dei suoi studi. Ma è probabile che il suo primo maestro sia stato il padre, suonatore di viola al servizio dei Gonzaga. A 25 anni Carlo ha già la reputazione di essere un ottimo violinista, tanto è vero che viene assunto come […]

  • ANTONIN DVORAK 1841 – 1904

    Prima di parlare di sofferenze e drammi della creatività adulta diamo un’occhiata a due passioni di Dvorak, che molto adulte non erano. I piccioni, per i quali andava matto; li allevava, li collezionava, ne seguiva le gare e le prodezze. E i treni. Era per lui una meravigliosa immersione nella favola andare a guardarli ai […]

  • PAUL HINDEMITH 1895 – 1963

    Impara da solo e molto giovane a suonare il violino. I genitori non sono d’accordo sulla sua scelta di studiare musica, ma Paul se ne infischia; frequenta il Conservatorio di Francoforte e intanto sbarca il lunario suonando in complessi da ballo. Presto diventa direttore d’orchestra del Teatro dell’Opera.

  • CESAR FRANCK 1822 – 1890

    Il povero Cesar Franck inizia in Belgio la sua carriera musicale come vittima del padre Nicholas. E’ bravissimo al pianoforte e al conservatorio di Liegi vince premi su premi. Papà, che ha da sempre l’intenzione di sfruttare il suo talento di bambino prodigio, quando compie 13 anni gli organizza una serie di concerti che vanno molto bene.

  • FRITZ KREISLER 1875 – 1962

    Una marcata caratteristica di Kreisler era la voce che riusciva a tirar fuori dal suo violino. Critici e colleghi contemporanei giurano che bastava sentire una sua nota per riconoscere immediatamente la firma del suo, e solo del suo archetto (per non parlare dello strumento).

  • BELA BARTOK 1881 – 1945

    Bartok stava tentando una carriera solistica (che non riuscì mai a decollare), quando, nel 1907, ottenne il sospirato posto di professore all’Accademia Reale. Questo gli permise di rimanere in Ungheria, di mandare al diavolo i concerti e di dedicarsi a quello che gli piaceva veramente: la raccolta delle musiche contadine ungheresi.

  • BENJAMIN BRITTEN 1913 – 1976

    Britten è un ragazzo molto, troppo sensibile; in più oppresso da un’educazione puritana che gli regala giornate di depressione e notti di incubi. Intorno ai vent’anni, dopo aver studiato a fondo Freud, incontra il poeta W. H. Auden il quale lo aiuta ad accettare la propria omosessualità e a liberarsi dal senso del peccato e del segreto che fino a quel momento lo avevano paralizzato.