Categoria: claudio siniscalchi

  • STENIO SOLINAS O DELLA QUALITÀ IN SETTECOLORI

    Svariati esperti del settore sostengono che in Italia si pubblicano ogni anno troppi testi. Ammesso, e non concesso, che ciò sia vero, l’editoria ha un indice molto più importante di quello numerico: la qualità delle pubblicazioni. Da qualche anno una piccola casa editrice non smette di sfornare libri di altissima qualità.Stiamo parlando delle edizioni milanesi…

  • MAGGIORATE

    MAGGIORATE

    Quanti hanno cercato di comprendere, storicizzandola, la «grande trasformazione» che ha cambiato il volto all’Italia nell’arco di tempo compreso tra i primi anni Cinquanta e i primi anni Sessanta del secolo passato, alla fine, dopo accurate analisi economiche, sociologiche, antropologiche e ideologiche, hanno riassunto il tutto in una definizione: «miracolo». Lavoro, fatica, coraggio, spirito d’impresa,…

  • VENICE

    VENICE

    Le polemiche sul «fascismo di pietra» sono paragonabili ad un fiume carsico. Riaffiorano quando meno te l’aspetti. Nel 2017, ad esempio, la storica Ruth Ben-Ghiat, italianista della New York University, vergò un articolo grondante fiele. Lamentava la presenza di troppe e ingombranti tracce del passato fascista. Defascistizzare il panorama. La vibrata indignazione l’aveva affidata alle…

  • L’OPERAZIONE HUSKY

    L’OPERAZIONE HUSKY

    Quello che non poteva prevedere erano le mosse di casa Savoia. In fondo, il Duce aveva messo in piedi nel corso del Ventennio una «diarchia» sbilanciata costantemente a suo favore. Il Re alla fine aveva sempre ceduto. Quando si era impuntato, minacciando addirittura di abdicare, alla fine aveva perso il braccio di ferro.

  • QUEER, RADICAL PARTY

    QUEER, RADICAL PARTY

    Nell’ambito di questo quadro epocale, Del Noce ragiona sulla situazione italiana, annunciando l’approssimarsi di un «movimento» (destinato a diventare «istituzione») pronto a trasformarsi in «partito radicale di massa», mondialista e individualista, liberista e libertino. Il futuro «partito radicale di massa», sostiene anzitempo, scaturirà dall’alleanza tra il postcomunismo con la borghesia laica e il cattolicesimo progressista.