MAKE MILLIONAIRES PAY AGAIN

Venerdì mattina in Piazza Aulenti a Milano un gruppo di persone armate di magliette e striscioni ha invaso e occupato i locali della TESLA. “Alcune persone si sono incatenate alle automobili esposte all’interno della concessionaria mentre all’esterno altre si incollavano letteralmente alle vetrine” esponendo striscioni con la scritta Ecologia per tutti, no fascismo green” e “Make millionaires pay again”.

L’obiettivo dell’invasione pacifica e non violenta era Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, (più di 400 miliardi di dollari il suo patrimonio personale) che al potere economico oggi associa una enorme influenza mediatica e politica.

Loro sono i ragazzi di ‘Extinction Rebellion’ è un movimento internazionale ecologista, “basato sulla scienza e nato dal basso” per contrastare la “devastazione ecologica” causata dalle attività antropiche.

Il movimento chiama alla disobbedienza civile nonviolenta di massa per forzare i governi a invertire la rotta che ci sta portando verso il disastro climatico e ecologico.

La protesta dei ragazzi di Extinction Rebellion si inserisce “in una contestazione di dimensione globale nei confronti del patron di Tesla e del suo sostegno all’estrema destra internazionale, percepito da una parte dell’opinione pubblica europea come un pericolo per la democrazia e i diritti civili”.  Nelle scorse settimane infatti sia in Europa che negli Stati Uniti ci sono state manifestazioni di protesta di fronte agli store della casa automobilistica. “In Europa”, si legge nel comunicato diffuso dagli attivisti di XR “le vendite di Tesla sono crollate, in particolare in Francia e Spagna, rispettivamente del 63,4 e addirittura del 75,4%. Sotto accusa anche il divario crescente tra i molto ricchi e il resto della popolazione. Un problema scottante anche in Italia, dove la ricchezza dei miliardari italiani è aumentata di 61,1 miliardi di euro – al ritmo di 166 milioni di euro al giorno – raggiungendo un valore complessivo di 272,5 miliardi di euro detenuto da 71 individui. E sono proprio i super ricchi a contribuire in maniera sproporzionata alla crisi ecoclimatica: l’1% più ricco della popolazione mondiale produce più emissioni climalteranti del 66% più povero. Siamo preoccupati che chi detiene tanta ricchezza e potere, come Musk, possa far deragliare completamente ogni speranza di una giusta transizione ecologica.” Quello che serve è una transizione decisiva, equa e accessibile a tutti, non tecnologie accentrate nelle mani di pochi che decidono per il mondo intero”.

Curiosamente la protesta avviene mentre monta il Tesla Gate, così come la hanno chiamata alcuni osservatori delle vicende della politica e del gossip di casa nostra, che ha investito il segretario di Alleanza Verdi e Sinistra Nicola Fratoianni e la sua compagna, l’onorevole Elisabetta Piccolotti, ance lei di AVS, volto noto nei talk show televisivi.

Il caso della Tesla della famiglia Fratoianni Piccolotti, non farebbe notizia se non fosse per le reazioni scomposte dei due onorevoli coniugi. Da “la macchina non è mia ma della società di leasing” al “l’ho pagata poco, solo 47.000 Euro” con tanto di interviste e giustificazioni per lo più non richieste nel quadro di un complotto mediatico ordito da non si bene da chi e perché.

Certo dire che la Tesla la si è pagata poco non è il massimo per un esponente di un partito di sinistra, soprattutto in Italia. Da lì a parlare di Fratoiannez però forse è sembrato un tantino eccessivo: i due non hanno fatto “niente di male”, salvo l’imbarazzo di temere che un loro comportamento fosse ritenuto incoerente dalla gente che li vota e li ha votati.

In questo senso questa storia rivela tutto intero il disorientamento di un popolo, quello della sinistra in Italia che da sempre apprezza la coerenza nei suoi rappresentanti tra quello che dice e quello che fa. Dividere il mondo in buoni e cattivi oggi tra l’altro funziona fino un certo punto, vista la complessità e la velocità con cui le cose cambiano e si trasformano. Ma nel mondo dei social e del uno vale uno il problema ovviante non ce l’ha solo la sinistra, ma la politica nel suo complesso, oggi più che mai.

Tornando al tema del green e della lotta a cambiamento climatico, a me quelli di XR stanno simpatici, sono coraggiosi e non violenti, molto giovani e in grado di interpretare il movimentismo politico con grande efficacia. Meno male che ci sono anzi e che ci ricordano che sostenibilità vuol dire sviluppo sostenibile, cioè a favore del numero di persone più grande possibile, non concentrazione di potere e di ricchezza in pochissimi ricchi sempre più ricchi.

Sull’ambiente, continua a valere l’idea della prova dell’esistenza di Dio di Pascal: non sappiamo se il cambiamento climatico e il disastro ambientale esistano o siano un pericolo una possibilità concreta, ma nel dubbio forse conviene crederci e lavorare per salvarci tutti.