di Giancarlo Governi
Ora Lourdes e Bernadette sono diventati un musical di successo che ha raccolto mezzo milione di spettatori in Francia e ora sta sbarcando anche in Italia. A conferma del “Fenomeno Lourdes” che vive e prospera da quasi 170 anni.
Cosa è che porta a Lourdes milioni e milioni di persone? La fede religiosa in quella Signora che Bernadette Soubirous, una ragazzina di 14 anni povera e malata, disse di aver visto più di un secolo e mezzo fa nella grotta di Massabielle? O forse la speranza di una guarigione dalle pene del corpo e anche dell’anima? O forse soltanto il ritrovare se stessi e gli altri in un clima di serenità e di pace? O forse il voler essere di aiuto ai bisognosi, agli infermi ai malati, appagando così un desiderio di fratellanza e di amore per l’umanità?
Sono tutte cose che hanno fatto di Lourdes il più importante santuario della cristianità a cui si recano spesso anche i non credenti, i quali anche se non trovano la fede trovano sempre la pace dell’anima e il linimento alle ferite che lascia una vita sociale fondata sull’egoismo.
Questi pellegrinaggi nella cittadina francese ai piedi dei Pirenei si ripetono con sempre maggiore intensità da quasi 170 anni.
Prima furono un fenomeno locale, poi esteso a tutta la Francia e dagli inizi del Novecento diventarono un fenomeno mondiale. Si calcola che in tutti questi anni i pellegrini che si sono recati a Lourdes sono stati mezzo miliardo.
Eppure a Lourdes hanno ottenuto la grazia di una guarigione, che la scienza medica ha giudicato inspiegata, dopo lunghi processi ed esami e che la Chiesa ha successivamente dichiarato miracoli soltanto 70 persone.
Infatti su oltre 7.000 segnalazioni di guarigione giunte al Bureau Medical incaricato di esaminarle dal punto di vista della scienza medica, in oltre un secolo e mezzo, soltanto 70 sono state dichiarate “inspiegate” e successivamente dalla Chiesa dichiarate miracoli.
Ma come nasce il fenomeno Lourdes, come nasce il culto della Madonna, in questa Grotta?
Nasce nel 1858 quando una ragazzina di 14 anni povera, malata e analfabeta disse di aver visto una bella signora, vestita di bianco, con una cintura celeste e due rose fra le dita dei piedi scalzi. Aquerò la chiama la ragazzina di Lourdes, che nel povero dialetto patois vuol dire “quella cosa lì”. Una cosa che diventerà, in 18 apparizioni l’”Immacolata Concezione” una definizione dichiarata dogma (cioè verità di fede che sfugge alla ragione) soltanto quattro anni prima dal papa Pio IX e il cui significato tra l’altro quasi sfuggiva persino al parroco di Lourdes, e che quindi non poteva essere arrivato ad una ragazza analfabeta di uno sperduto villaggio ai piedi dei Pirenei, che non aveva fatto neppure la prima comunione.
Il messaggio che Aquerò dà a Bernadette è semplice, come è semplice Lourdes e il fenomeno della Grotta. Non lancia proclami, non annuncia sciagure, non minaccia chi non si converte o chi non crede. La “Bella Signora” chiede soltanto di “pregare e fare penitenza per la conversione dei peccatori” e di fare di quel luogo, un luogo di culto. A Bernadette indica il punto dove scaturirà una fonte, che poi sarà la fonte dell’acqua salvifica, l’acqua di Lourdes, che è al centro della vita del santuario.
Subito dopo intorno a Lourdes si mobilita l’attenzione del mondo cattolico e hanno inizio i pellegrinaggi. Si scrivono libri e numerosi reportage giornalistici e si impressionano molte lastre fotografiche.
I primi a filmare la Grotta, furono i Fratelli Lumière, i quali, due anni dopo l’invenzione del cinema sentirono il bisogno di recarsi a Lourdes per filmare questo luogo di cui si parlava già da quaranta anni.
Su Bernadette e Aquerò sono stati fatti film, scritti libri, anche non agiografici.
Il primo film è del 1908 ed è un film muto, con una ricostruzione approssimativa e rozza ma piuttosto precisa. Il film più famoso è Bernadette del 1943, diretto da Henri King.