IL NUOVO LIBRO ROCKY MARCIANO E LA FESTA DELL’INDIPENDENZA USA

di Gaia Bertotti

Il quinto volume de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo” di Dom Serafini è sponsorizzato da TLN, la rete televisiva italiana in Canada. Il libro di 136 pagine su personaggi abruzzesi è stato pubblicato da TV Trade Media e porta l’imprimatur del Rocky Marciano Festival di Ripa Teatina.

Sia TLN che l’imbattuto campione americano di pugilato dei pesi massimi Marciano, hanno legami con l’Abruzzo, spesso descritta come una California in miniatura per le sue alte montagne, le ampie spiagge, i vasti parchi naturali e gli orsi nativi. Numerosi film di Hollywood sono stati girati in Abruzzo, tra cui “Il nome della rosa” del 1986 con Sean Connery e “The American” con George Clooney nel 2010.

Delle 46 personalità recensite in questo quinto volume, cinque sono canadesi e rappresentano un’ampia gamma di professioni. Tra queste, un cantautore (Nicola Ciccone), una produttrice cinematografica e televisiva (Marina Cordoni), un economista (Matteo Montagliani), una giornalista (Giulia Verticchio) e un sindacalista (Nello Scipioni).

La pagina pubblicitaria di TLN sul retro della copertina del libro afferma che “Da oltre 40 anni, TLN si impegna a promuovere la cultura, i prodotti e i servizi italiani a milioni di canadesi attraverso i nostri canali televisivi e nella comunità. L’Italia vive in Canada con TLN”.

All’inizio di quest’anno, TLN ha trasmesso il documentario “Bosco Martese”. Prodotta da Adriana Chiesa, la docu-serie racconta la storia del primo movimento di resistenza italiano contro i nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, nato in Abruzzo (ed é citato nel libro).

Metà del ricavato del libro sarà devoluto al Rocky Marciano Festival e al circolo nautico V. Migliori di Giulianova, che ospiterà sia la celebrazione del 4 luglio (Festa dell’Indipendenza degli Usa) che la presentazione del nuovo libro di Serafini. Sarà la prima volta che la festa dell’Indipendenza americana si terrà in Abruzzo.

Il libro è reperibile nelle librerie e nelle edicole italiane e nelle piattaforme online in tutto il mondo, affronta argomenti di grande attualità e sensibilità, tra cui le diverse categorie di visti richiesti per lavorare negli Stati Uniti e il ruolo dell’Abruzzo durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare per la protezione degli ebrei, come Saul Steinberg (1914-1999), che vi fu internato (ed è citato nel libro).

Steinberg divenne famoso negli Stati Uniti per le copertine del settimanale “New Yorker”, tra cui quella dello “Uno sguardo al mondo dalla 9th Avenue” dell’edizione del 29 marzo 1976.

I reportage contenuti nel libro presentano i contributi di abruzzesi provenienti da 32 Paesi che si sono distinti all’estero.