A SALERNO LA PRIMA “INVISIBLE ACADEMY”

di Antonio Bottiglieri

“Le “soluzioni” ai problemi reali delle comunità vanno pensate nel piccolo e poi “scalate” ad una dimensione nazionale, in questo senso dobbiamo pensare al territorio, alla città di Salerno, come ad un potenziale “incubatore” di politiche “positive”, ha detto Giampaolo Sodano aprendo i lavori del convegno che si è tenuto nei giorni scorsi nella città campana in occasione della presentazione del magazine IL MONDO NUOVO.

Ma se Sodano si riprometteva di pensare in “piccolo” a Salerno parlandone con me, Franco D’Acunto e Gigi Gravagnuolo, cioè con solo tre amici salernitani, ne ha subito trovati tanti altri che hanno insieme promosso l’incontro con “IL MONDO NUOVO” nella sala “Marcello Torre” a “Palazzo Sant’Agostino”.

Marcello Torre era il Sindaco democristiano di Pagani, ucciso nel 1980 dalla “camorra” alla quale aveva impedito di entrare nella gestione del dopo-terremoto. La “sala Marcello Torre” è una sala bella e grande nella sede dell’Amministrazione Provinciale. In verità Sodano al palazzo Sant’Agostino c’era già stato altre volte: con un’altra Amministrazione, quella presieduta (nel decennio a cavallo tra il secolo scorso e gli anni duemila) da Alfonso Andria che, grazie a Sodano, collaborò con la RAI a far nascere ad Amalfi “Cartoon on the Bay”: il festival internazionale dell’animazione. Nacque così, per la prima volta, una produzione italiana seriale di quelli che chiamavamo “cartoni animati”.

Del resto, Sodano aveva già individuato a Salerno la possibilità di trovare volontà ideativa e propulsiva: insieme all’allora Sindaco Vincenzo De Luca fu progettata (con Sodano alla RAI era nata la fiction) una “città della televisione” (studi e luoghi di ripresa per la fiction e scuole di sceneggiatura, musica, regia televisiva). Un altro progetto di Sodano che si sarebbe realizzato se la RAI non fosse condannata da sempre a cambiare i suoi dirigenti a seconda delle diverse stagioni della politica. In definitiva quello che Giampaolo Sodano chiama “il piccolo ”e’ sempre e comunque lo spazio per guardare e capire per tempo l’intero mondo cioè .. “IL MONDO NUOVO”.

Anche per questo in tanti sono intervenuti per conoscere le proposte che Sodano e con lui (presentati e coordinati da Gigi Gravagnuolo) Stefano Rolando ed Aldo Di Russo hanno illustrato nel corso dell’incontro. Tre interventi diversi accolti con entusiasmo dal Vicepresidente della Provincia di Salerno, Giovanni Guzzo e seguiti con attenzione da un pubblico vario per età e competenze, ma molto attento e direi in massima parte addirittura con ambiziose prerogative di diventare protagonisti o comunque partecipare alla sempre più necessaria “illuminazione” del mondo nuovo.

La cultura e le buone pratiche, hanno sostenuto i tre relatori, oggi vanno incubate nella comunità cittadina: se le città sono gli incubatori naturali di politiche “positive”, allora è necessario e utile partire dalla ricerca e dalla analisi dei fenomeni che nella comunità si manifestano per progettare nuove soluzioni. Una associazione di cittadini che mettono le loro competenze al servizio di queste attività possono attivare una rete capace di favorire la partecipazione, creare coesione sociale, rigenerare luoghi e comunità, attivare energie positive. Con questo obiettivo nata l’ associazione il mondo nuovo club con lo scopo di dar vita ad un centro di ricerca sociale, una “Invisible Academy” che si ispira all’invisible college dei primi del diciassettesimo secolo, in cui un gruppo di persone/ricercatori indagano ipotesi “libere” che potranno, in un momento successivo, dare vita ad un vero Centro di Ricerca.

“La rigenerazione della politica va pensata sul livello locale, inteso però come parte di un ecosistema culturale che collega esperienze, una rete di associazioni in cui si condividono politiche positive adatte al contesto e al territorio” ha sottolineato Stefano Rolando.

“Possiamo dire che emerge, a livello di massa, la consapevolezza del passaggio storico che stiamo attraversando. Solo che la profondità di tale passaggio, lo spessore delle trasformazioni in atto, la qualità che tali cambiamenti possono indurre, nei loro vari e differenti esiti, non sono compresi” ha detto Aldo di Russo nel corso del suo intervento.

Basti pensare alla presenza nell’economia mondiale di tre giganti della finanza come:

BlackRock: con sede negli Stati Uniti, BlackRock è il più grande gestore patrimoniale globale, amministrando un patrimonio di circa 8.594 miliardi di dollari. Le sue principali partecipazioni includono aziende di rilievo come Apple, Microsoft, Amazon e Alphabet (la società madre di Google).

Vanguard Group: Anch’esso statunitense, Vanguard gestisce un patrimonio di circa 7.252 miliardi di dollari. Le sue partecipazioni principali comprendono società come Apple, Microsoft, Amazon e Facebook.

Fidelity Investments: Questa multinazionale americana gestisce un patrimonio di circa 3.656 miliardi di dollari. Le sue principali partecipazioni includono aziende come Apple, Microsoft, Amazon e Alphabet.  È interessante notare che questi fondi detengono significative partecipazioni nelle principali società tecnologiche globali, riflettendo l’importanza e l’influenza di tali aziende nei mercati finanziari odierni.

Il digitale, nel nostro paese, rappresenta un unicum in termini di ritardo tra i paesi avanzati.

La rottura è avvenuta nel 2007 con lo smartphone, quando ogni persona ha iniziato a girare per la città con un computer in tasca. Da quel momento sono cambiate le forme relazionali delle persone, siamo andati “oltre” le modalità di produzione del valore, “oltre” le forme del lavoro che avevamo conosciuto nella storia millenaria dell’uomo, “oltre” le stesse forme dell’umano sotto la forma delle sue strutture cognitive.

“Nel nostro paese molti si soffermano sulla superficie degli eventi, ha osservato Luigi Gravagnuolo, che ha moderato il dibattito, personalmente credo che la fase che stiamo vivendo sia una “transizione “, cioè il passaggio da una formazione economica ad un’altra. Le transizioni aprono lunghi periodi di instabilità sociale e politica”. Per fare un esempio “recente”, l’ultima transizione che l’umanità ha vissuto è stata quella del passaggio dalle società agricole alle società industriali. Quel passaggio ha una data simbolica di inizio: il 14 luglio 1789! Caddero teste di regnanti e si aprirono decenni di lotte, rivoluzioni, guerre che ebbero il primo punto di equilibrio nel mitico anno delle rivoluzioni, il 1848.